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Officina di soccorso stradale come deposito di merce rubata: 2 fratelli in manette nella Bassa Reggiana

CarabinieriDue carrozzieri che curavano anche i soccorsi stradali, stando alle risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla, facevano parte di una banda italo-albanese dedita a furti di autovetture, motocicli, attrezzi edili ed agricoli compiuti tra il novembre del 2013 ed il maggio del 2015 tra le province di Reggio Emilia, Modena e Prato. Il Dott. Giacomo Forte, sostituto presso la Procura reggiana, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Guastalla, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia una ordinanza di custodia cautelare che l’altra mattina è stata eseguita dai Carabinieri che hanno arrestato due fratelli di 21 e 23 anni residente a San Martino in Rio. Indagato in stato di libertà un cittadino albanese di 26 anni domiciliato a Reggio Emilia.

Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Guastalla hanno rivelato che il magazzino di una ditta per il soccorso stradale gestito dai fratelli era di fatto utilizzato come centrale di riciclaggio di ogni sorta di refurtiva: moto, auto, scooter, muletti, pneumatici, elettrodomestici, attrezzi da lavoro e apparecchiature meccaniche per un valore di oltre 100 mila euro. Furti consumati tra il novembre del 2013 ed il maggio del 2015 nei comuni di Reggiolo, Campagnola Emilia e Castelnovo Sotto, in provincia di Reggio Emilia, Campogalliano e Castelnovo Rangone, in provincia di Modena e nel comune di Prato.

Oltre ai furti i due fratelli sono accusati anche di una serie di ricettazione di attrezzi edili ed automezzi rubati nell’arco dello stesso periodo a Reggio Emilia e nei comuni  Correggio, Reggiolo, Campagnola Emilia e Prato. Tra i colpi più remunerativi quello da oltre 50.000 compiuto la notte tra il 16 ed il 17 aprile ai danni di una concessionaria di Campagnola Emilia dove furono asportate un’Audi A4, una BMW, numerosi pneumatici, varia utensileria meccanica, computer, scanner e altro materiale in buona parte trovato in disponibilità dei due fratelli e restituito alla concessionaria derubata.

Le indagini proseguono in quanto i Carabinieri intendono identificare i restanti componenti di una attivissima banda dedita al riciclaggio e ricettazione di beni provento di furti tra l’Emilia e la Toscana.
















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