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UIL, immigrazione ed emergenza abitativa in Emilia Romagna

Zignani-Uil“Parma e il suo territorio stanno vivendo una vera e propria emergenza sociale. Ad almeno una ventina di famiglie, Iren ha già tagliato gas, acqua e luce. Famiglie ‘fragili’ non più in grado di pagare le utenze e che il Comune, a suo dire, non riesce ad aiutare economicamente, declinando in questo modo ogni responsabilità verso questi suoi cittadini. Così non va. Non è con lo scaricabarile che si gestiscono le emergenze, ma individuando tutte le soluzioni (dalle leggi ai fondi) possibili atte a dare risposte. Mi riferisco, ad esempio alla legge varata di recente da viale Aldo Moro o ai protocolli di intesa che alcuni Comuni firmano con le Prefetture. Il caso Parma, purtroppo, non è l’unico lungo la via Emilia. Anzi. Non passa giorno senza che ai nostri sportelli sulla casa non si presentino famiglie in difficoltà. Ecco perché sarebbe opportuno che la Regione Emilia Romagna, oltre ad avere il quadro completo di questi sos sociali, siglasse un protocollo di intesa, con le società multiservizi che (ricordo sono a maggioranza pubblica) per gestire situazioni simili. Questa, però, non è l’unica emergenza che la nostra regione si trova ad affrontare. Ci riferiamo, in particolare, all’accoglienza dei migranti. E’ quanto mai urgente, date le fibrillazioni dei territori, che viale Aldo Moro si faccia coordinatore di un piano di accoglienza, predisponendo un’accurata mappatura delle reali capacità di ‘ospitalità’ dei migranti da parte dei singoli Comuni”.

Questa la dichiarazione congiunta del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna,  e del segretario territoriale Uil di Parma, Mario Miano sull’emergenza casa a Parma e sulla capacità di accoglienza dei migranti della nostra regione.
















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