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Sant’Ilario d’Enza, fermati con droga e kit del perfetto topo d’auto

CarabinieriDroga per festini dopo i colpi ma soprattutto il kit per scassinare le auto in sosta: questo quanto rinvenuto da una pattuglia dei Carabinieri  della Stazione di Sant’Ilario d’Enza all’interno di una vettura in uso a due pregiudicati reggiani ora finiti nei guai. Con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza hanno denunciato alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 40enne di Quattro Castella e un 32enne di Reggio Emilia, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio. All’interno della macchina in loro uso gli stessi Carabinieri hanno rinvenuto il kit del perfetto topo d’auto costituito da una decina di piccoli cacciaviti e un martelletto per infrangere i vetri dei finestrini. Il 32enne è inoltre stato segnalato quale assuntore di stupefacenti in quanto nel pacchetto di sigarette in suo possesso i militari vi hanno rinvenuto una decina di spinelli a base di marjuana già confezionati e pronti per l’uso. Sono stati fermati dai Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza l’altra sera quando i militari pattugliando le aree di parcheggio della frazione Calerno, per prevenire furti su auto in sosta incrementatisi negli ultimi giorni, procedevano al controllo di una Fiat Bravo in uso ai predetti. L’ispezione sul mezzo portava a rinvenire sotto il sedile lato guida un borsello in pelle risultato contenere il kit del perfetto topo d’auto. Al suo interno infatti i militari hanno trovato una decina di cacciaviti di varie dimensioni, una pinza e un martelletto idoneo per infrangere i deflettori delle auto. All’interno del cruscotto inoltre veniva rinvenuto un pacchetto di sigarette contenente sette sigarette confezionate con marjuana. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi della presenza in Val d’Enza dei due uomini i militari non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che i 2 siano “noti” anche agli stessi Carabinieri per i loro precedenti in materia di reati contro il patrimonio, gli “strumenti da lavoro” trovati in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Ora i Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza in zona. Nel frattempo ai due i Carabinieri hanno sequestrato quanto posseduto procedendo alla loro denuncia per il reato di possesso di strumenti atti allo scasso. Per il 32enne che se ne assumeva la paternità, scattava anche la segnalazione quale assuntore di stupefacenti.
















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