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Primo bilancio a 4 mesi dal conferimento della funzione sociale all’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico

incontro-stampaPresso la sede dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, a Sassuolo, l’assessore con delega ai servizi sociali Francesco Tosi, sindaco di Fiorano Modenese ha incontrato la stampa insieme con gli assessori alle politiche sociali dei comuni del distretto (presenti Michela Aguzzoli di Prignano sulla Secchia, Marco Biagini di Fiorano, Simona Sarracino di Formigine, Antonella Vivi di Sassuolo, Luigi Zini di Maranello; assenti per impegni Laura Zona di Montefiorino e Fabio Braglia di Palagano, così come non è riuscito ad arrivare il presidente dell’Unione Massimiliano Morini sindaco di Maranello. Era presente il dirigente del settore politiche sociali Flavia Giovanardi).

Francesco Tosi ha spiegato nel suo intervento come le politiche sociali, servizio fondamentale, siano dal primo gennaio scorso state conferite all’Unione con il duplice obiettivo della funzionalità e dell’equità, garantendo le stesse opportunità a tutti i cittadini della città-distretto. La scelta condivisa è quella della progressività nella richiesta di partecipazione ai costi; chi ha meno paga di meno per non fare parti uguali fra disuguali.

Il conferimento della funzione sociale all’Unione consente di perseguire l’unità e l’armonizzazione dei regolamenti; stiamo lavorando su quelli dell’assistenza domiciliare, che entreranno in vigore a giugno. Ci saranno differenze rispetto alla situazione precedente. Qualcuno pagherà di più e qualcuno meno proprio per arrivare a uniformità di tariffe e di regolamento.

Un esempio del nuovo modo di lavorare è il protocollo che Tosi firmerà domani in prefettura insieme agli altri sindaci della provincia, per impegnare i profughi in lavori socialmente utili; dietro quell’unica firma c’è razionalizzazione, condivisione di fronte ai problemi e nel modo di affrontarli; contagio positivo di idee perché da quest’anno, il progetto di cittadinanza attiva, ovvero dare un contributo collegato ad una prestazione nell’ambito del percorso che il cittadino in necessità concorda l’assistente sociale, si allarga a tutti i comuni e la capacità di risposta passa da 20 a 90 persone coinvolte. L’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico favorisce lo scambio di idee, progetti, esperienze con arricchimento reciproco attraverso il confronto come metodo, senza che di contro ci sia una perdita di ‘territorialità e di vicinanza’ con i cittadini, i quali avranno sempre gli stessi punti riferimento, come luoghi e come persone.

Prosegue nel frattempo, come previsto dalle norme regionali, il graduale conferimento all’Unione di servizi; nel distretto ceramico oltre alle politiche sociali, la Protezione Civile, il Sistema Informatico Associato, le Affissioni e, entro il 2015, verrà creato anche il corpo unico di Polizia Municipale. Sono inoltre sotto la lente d’ingrandimento i settori del personale e dei servizi finanziari.
















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