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Una giovane ricercatrice del Santa Maria Nuova premiata dalla Fondazione Veronesi per la ricerca sui tumori della tiroide

Greta-GandolfiL’IRCCS Santa Maria Nuova si conferma protagonista della ricerca oncologica italiana: Greta Gandolfi, giovane ricercatrice del Laboratorio di Ricerca Traslazionale, ha vinto una borsa di ricerca della durata di un anno pari a 27 mila euro nell’ambito del bando “Grant 2015” indetto dalla Fondazione Umberto Veronesi.

La dr.ssa Gandolfi ha ottenuto il grant presentando un progetto che riguarda la progressione del carcinoma papillare della tiroide: un tumore tendenzialmente poco aggressivo che, in una piccola percentuale di casi, genera metastasi e diventa pericoloso per il paziente. Al momento della diagnosi e allo stato attuale delle conoscenze, non c’è possibilità di dire in quali casi il decorso sarà positivo e in quali negativo, per questo i pazienti vengono sottoposti a trattamenti intensivi anche in casi in cui potrebbero essere evitati.

Il progetto di ricerca si propone di analizzare come il danno al genoma influenzi l’aggressività dei tumori papillari della tiroide, tentando di identificare determinanti genetici che, al momento della diagnosi, possano già indicare se il tumore sarà aggressivo.

Gandolfi, laureata in Scienze Biologiche all’Università di Parma, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze Zootecniche presso l’Università di Bologna. Dal 2012  lavora al Santa Maria Nuova nel gruppo di quattro professionisti coordinato da Alessia Ciarrocchi, ricercatrice senior. In questi tre anni la Dr.ssa Gandolfi ha pubblicato 10 lavori su riviste internazionali, molti dei quali sulla genetica dei tumori della tiroide, tema che avrà l’opportunità di sviluppare ulteriormente grazie al sostegno della Fondazione Veronesi.

Il finanziamento ottenuto dalla Dr.ssa Gandolfi conferma per il 2015 l’apporto della Fondazione Veronesi ai ricercatori del ASMN, aggiungendosi alle tre borse di studio ottenute l’anno scorso e al finanziamento ottenuto dalla Dr.ssa Ciarrocchi nel 2013.

La Fondazione Veronesi è nata nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica e diffonderne i risultati. Ogni anno supporta la ricerca nei migliori istituti di ricerca italiani, assegnando finanziamenti per borse e progetti, la maggior parte dei quali d’interesse oncologico, ma non mancano ricerche su cardiologia e malattie croniche, neuroscienze, nutrigenomica e prevenzione delle malattie. Nel 2015 la Fondazione Veronesi ha assegnato 139 borse di ricerca a singoli ricercatori post-dottorato, 21 ai dottorandi alla Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM) e 19 borse di formazione e specializzazione clinica, e continua a finanziare 17 progetti di ricerca avviati nel 2014.
















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