Dalla base operativa che aveva realizzato nel triangolo del degrado ricompreso tra le vie Sani, Turri e Vecchi, nel quartiere della stazione ferroviaria di Reggio Emilia, gestiva un redditizio traffico di eroina per tossicodipendenti provenienti anche da fuori Reggio. Quando vedeva Carabinieri in divisa si disfaceva dell’eroina gettandola nelle siepi che poi andava a recuperare quando i militari si allontanavano dopo averlo controllato. Lo spaccio si concretizzava in pochi secondi: il cliente lo affiancava in macchina ricevendo la dose in cambio di soldi e quindi ripartiva. Dopo lo spaccio il pusher si infilava in attività commerciali generalmente supermercati della zona fingendosi cliente. A scoprire la certosina attività di spaccio sono stati i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia che grazie anche alla collaborazione di alcuni residenti per giorni sono stati appostati nei balconi di private abitazioni che si affacciano nel triangolo del degrado scorgendo l’attività di spaccio del pusher. Compresa la tecnica di spaccio i militari hanno agito incastrandolo proprio grazie alle sue “premure” per non essere beccato. Sottoposto a controllo da Carabinieri in divisa, l’uomo alla vista dei militari ha gettato nella solita siepe le dosi di eroina. Quando al termine dei controlli è andato a recuperare lo stupefacente si è però ritrovato altri carabinieri ovvero quelli in borghese dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Reggio Emilia che da giorni lo stavano “osservando”. Lo stupefacente costituito da 5 dosi di eroina veniva sequestrato unitamente ad alcuni grammi di hascisc trovati in tasca al giovane, al cellulare utilizzato per i contatti con i clienti e oltre 200 euro provento dello spaccio.
Il 37enne K.C. cittadino tunisino in Italia senza fissa, dimora veniva quindi condotto in caserma ed arrestato con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Ad incastrarlo anche uno dei clienti che poco prima in macchia aveva acquistato una dose di eroina e che grazie alla targa veniva raggiunto a casa dai carabinieri. Quest’ultimo, un 20ene di reggio Emilia segnalato quale assuntore, ha confermato di aver acquistato la dose di eroina dal tunisino finito in manette, riferendo peraltro essere suo abituale fornitore di eroina. L’arrestato è stato quindi ristretto a disposizione della procura reggiana dai carabinieri dell’Aliquota Operativa che hanno colto l’importante risultato grazie ai residenti che hanno collaborato fattivamente per stroncare l’ennesima attività di spaccio nel triangolo del degrado.
