Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 8 aprile 2015, nei giardini pubblici, nei dintorni di via Ferri, è stato tratto in arresto un cittadino marocchino di 25 anni.
Un poliziotto fuori servizio si accorgeva che nei pressi della fermata dell’autobus linea 13, il giovane stava sferrando calci e pugni contro una colonnina. Mentre l’agente si avvicinava, il soggetto cambiava obiettivo e scagliava la sua ira verso una macchina lì parcheggiata, con all’interno una donna e la figlia di 8 anni, appena uscita dalla palestra Menozzi. In questo frangente il poliziotto notava che il ragazzo, oltre a battere violentemente sull’auto, si stava toccando le parti intime e muovendo il bacino avanti e indietro simulava il gesto del rapporto sessuale. La quarantenne reggiana tramite il telefonino fotografava quanto sopra descritto, fatto che aumentava il nervosismo del ragazzo, il quale sferrava violentemente dei colpi con la mano sul finestrino e sul montante della carrozzeria e urlando contro la signora.
Il giovane, ignaro che un poliziotto in abiti civili, stava giungendo, apriva la portiera e minacciava la quarantenne reggiana. Fortunatamente dopo pochi secondi sopraggiungeva il poliziotto che, dopo essersi qualificato, con tono deciso gli intimava di interrompere immediatamente la condotta. Il ragazzo incurante di quanto gli era stato ordinato continuava ad inveire verso la donna, urlando contro il poliziotto “Che cazzo vuoi!! Non sai chi sono io! Io ti ammazzo!”. L’agente procedeva quindi ad allontanarlo fisicamente dal mezzo fino all’arrivo delle Volanti da lui già allertate e che sono giunte dopo pochi minuti.
Rasserenata la donna ed i suoi due bambini e posto in sicurezza il ragazzo identificato per S.C. del ’90, si è potuto accertare dalla voce della stessa vittima quanto accaduto. Pochi minuti prima, mentre usciva dalla palestra, l’uomo, dopo aver attirato la sua attenzione facendo dei rumori, si portava le mani all’interno dei pantaloni ed iniziava lo scandaloso spettacolo. La donna, scossa, si portava velocemente verso l’auto, soprattutto per mettere al riparo i bambini e, nel frattempo, cercava di scattare delle foto dell’uomo per attestare la sua condotta. Il giovane accortosi del tentativo di fotografarlo, si avventava contro la donna ed iniziava a minacciarla fino al provvidenziale arrivo del poliziotto. Per il giovane è scattato l’arresto per atti osceni in luogo pubblico aggravato dall’esser commesso in un luogo frequentato da minori ed una denuncia per minaccia e per resistenza a pubblico ufficiale.
