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Coldiretti Modena: il territorio mobilitato a sostegno del latte italiano

Latte_2Il Comune di Polinago promuove il latte italiano e sostiene il Made in Italy agrolimentare. Lo rende noto Coldiretti Modena nel ringraziare il Sindaco del Comune appenninico, Gian Domenico Tomei, che ha aderito con convinzione all’azione di Coldiretti per la valorizzazione del latte italiano, a sostegno della verità, della trasparenza e dell’equità della filiera, contro l’omologazione ed a difesa dell’agricoltura distintiva.

“Ancora una volta Coldiretti è scesa in campo a difesa del vero made in Italy agroalimentare e delle nostre imprese agricole – afferma il Direttore di Coldiretti Modena, Antonio Maria Ciri.  Dopo le grandi manifestazioni dei mesi scorsi che hanno visto il popolo del latte e del parmigiano scendere in tutte le principali piazze italiane a difesa del cibo italiano, ora vogliamo coinvolgere il territorio e le Istituzioni perché venga riconosciuto il lavoro dei nostri agricoltori e il valore del nostro cibo. Per questo abbiamo chiesto a tutte le Amministrazioni locali di approvare una mozione a tutela degli interessi delle imprese della filiera agroalimentare dei rispettivi Comuni e ad impegnarsi a intraprendere iniziative a favore della filiera lattiera casearia nel territorio”.

“Le imprese agricole italiane pensano ed operano da tempo in termini di interessi generali, di sviluppo sostenibile e di equità, assicurando qualità e sicurezza dei prodotti alimentari, tutelando la biodiversità, presidiando i territori, preservando e diffondendo conoscenze, cultura e tradizioni locali – sottolinea Ciri – elementi che concorrono ad una distintività produttiva e territoriale irripetibile. Un patrimonio che non possiamo permetterci il lusso di perdere. In particolare il settore lattiero caseario rappresenta una voce importante dell’economia locale, caratterizzata da qualità e sicurezza alimentare: le nostre stalle sono le più controllate al mondo (in media un controllo settimanale) e offrono un latte dalle elevate caratteristiche nutrizionali”.

Purtroppo – denuncia Coldiretti Modena – il settore zootecnico e, in particolare, la filiera lattiera casearia, registrano uno stato di profonda sofferenza, non solo per la grave crisi finanziaria internazionale in atto, ma, soprattutto, a causa di evidenti anomalie di mercato che conducono a gravi squilibri nelle dinamiche tra domanda ed offerta e nel prezzo del latte pagato alla stalla ai produttori agricoli che lo conferiscono all’industria di trasformazione.

I prezzi riconosciuti allo stato attuale – informa Coldiretti –  sono palesemente inferiori ai costi di produzione del latte sostenuti dagli allevatori e non consentono una adeguata remunerazione del lavoro svolto dagli stessi. Il prezzo del latte alla stalla, in particolare, è diminuito nell’ultimo semestre del 19%, mentre il prezzo del latte fresco alta qualità al consumo è aumentato nell’ultimo trimestre dell’1,2%. A fronte di questo aumentano i fenomeni di frode e di contraffazione senza che la normativa consenta un’adeguata e trasparente distinzione dei prodotti nazionali.

A rischio – sottolinea Coldiretti – c’è un sistema produttivo che, nella sola provincia di Modena, conta oltre 750 allevamenti, con una produzione di 300.000 tonnellate di latte, 80 caseifici, 622.500 forme per un peso complessivo di oltre 26.000 tonnellate di formaggio.

“Ci auguriamo – conclude il Direttore della Coldiretti modenese – che tutte le Amministrazioni comunali e la stessa Provincia di Modena dimostrino uguale attenzione e ci sostengano in questa battaglia a favore della trasparenza e dell’agricoltura italiana”.
















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