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Scuola Bologna, il Tar respinge la richiesta di sospensiva del concorso per l’assunzione delle maestre precarie

Ieri, la I^ Sezione del TAR  per l’Emilia-Romagna con l’Ordinanza n. 87/2015  ha respinto la richiesta, proposta  da alcune insegnanti precarie della scuola d’infanzia comunale, di sospendere il concorso loro riservato e, di conseguenza, l’atto con  cui  la Giunta comunale ha rideterminato la dotazione organica dell’Ente  e  stabilito che alle nuove assunzioni di insegnanti comunali si deve  applicare il Contratto Collettivo di Lavoro degli Enti Locali anziché quello della Scuola.

​Il  TAR,  nel  necessario  bilanciamento  degli  interessi  coinvolti nella controversia, ha  ritenuto  prevalente    l’interesse pubblico dell’Amministrazione  comunale  di  completare le procedure di reclutamento del  personale,  mediante  lo  svolgimento  di  un concorso riservato, reso possibile dal DL 101/2013.

​Ciò  consentirà  al  Comune  di  assumere  in  ruolo  158  maestre, ad oggi precarie, che potranno così conseguire l’obiettivo del rapporto di lavoro a tempo  indeterminato, per ottenere il quale si erano rivolte a suo tempo al Giudice  del  lavoro,  che  in  tal  modo  potrà  concludere  i ricorsi per sopraggiunta carenza di interesse.

Il  Comune di Bologna avrebbe potuto scegliere di procedere con un concorso pubblico  e  non  con  una procedura riservata, ma poiché nei confronti del proprio  personale,  anche impiegato a tempo determinato, l’attenzione e la sensibilità  sono  sempre state massime, l’Amministrazione ha optato per la formula di reclutamento che più valorizza l’esperienza e le professionalità acquisite.

​Il  Comune, dopo questo provvedimento del TAR, è ora impegnato a concludere le  procedure  concorsuali  per  garantire  il posto di lavoro alle maestre precarie  vincitrici  e  la  continuità  educativa  e  scolastica ai propri piccoli cittadini ed alle loro famiglie.

 
















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