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Politiche abitative: l’Assessore Antonella Vivi risponde al Psi

casa-condominio“E’ proprio la politica che ci spinge a far rispettare le regole e a dare a tutti la possibilità di fare valere i propri diritti, con un’attenzione particolare verso i più deboli e i più bisognosi, consapevoli del fatto chi si rivolge ai Servizi Sociali sicuramente non è un benestante”. L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Antonella Vivi, in questo modo, risponde al Psi che contesta un’ordinanza di sgombero di un alloggio d’edilizia pubblica.

“Il Partito Socialista – aggiunge l’Assessore – cita giustamente la legge regionale 24 del 2001 che, però, indica chiaramente quali siano i requisiti necessari al subentro in caso di decesso dell’assegnatario in un contratto d’alloggio popolare: la residenza nell’alloggio da almeno quattro anni. Nel caso specifico, la signora, risiede nell’appartamento da poco tempo. E’ vero che, la stessa Legge Regionale, affida ai Comuni la possibilità di concedere comunque il subentro in caso di condizioni di bisogno oggettivamente accertate; condizioni che, però, a nostro parere non sussistono poiché la signora ha una rete famigliare in grado di poterla ospitare.

La nostra – chiarisce l’Assessore Antonella Vivi – non è una presa di posizione contro la signora, di cui capiamo le difficoltà e che, attraverso i Servizi, cercheremo di aiutare in ogni modo possibile; la nostra volontà è quella di spezzare una consuetudine malata secondo la quale gli alloggi popolari sono ereditari. Una consuetudine che, questa si, lede il diritto di chi ne ha davvero bisogno e che, se non facessimo rispettare la legge, sarebbe costretto ad attendere ancora prima di avere assegnato un alloggio.

Questo è davvero pericoloso, come sottolinea il Partito Socialista nella sua nota: permettere che gli alloggi popolari diventino, nella sostanza, ereditari, a prescindere da qualsivoglia parametro. Chi ha davvero bisogno, in questo modo, pur avendone diritto non avrà mai un tetto, a vantaggio di chi il diritto non l’ha più.

La volontà di mettere ordine a queste cose, redistribuire il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in modo equo e più corretto, è alla base del nostro progetto elettorale, prima, politico poi.

Evitare, ad esempio, che una coppia resti in possesso di un appartamento grande che gli fu assegnato quando aveva figli piccoli, che nel frattempo sono cresciuti e se ne sono andati; mentre una famiglia di 6 persone è costretta a vivere in due stanze.

Evitare che, chi si è visto assegnare un alloggio perché senza reddito e senza lavoro, ne resti in possesso anche quando potrebbe permettersi affitti normali.

Evitare che un appartamento sia tramandato di generazione in generazione mentre, chi ha diritto, continua a chiedere senza ottenere.

Sono questi i principi cardine alla base della nostra politica abitativa – conclude l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Antonella Vivi – e che abbiamo tutta l’intenzione di mettere in pratica”.

Immagine di repertorio
















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