Presentato oggi Pendolaria 2014, il dossier di Legambiente che traccia il bilancio della situazione e del trasporto ferroviario. I dati raccolti raccontano di tagli e aumento del costo dei biglietti per i 2milioni e 768mila passeggeri italiani che usufruiscono del servizio ferroviario regionale. Tra il 2009 e il 2012 si รจ assistito a un autentico paradosso: mentre i passeggeri aumentavano del 17% le risorse statali per il trasporto regionale su gomma e ferro veniva ridotto del 25%.ย Anche lโEmilia Romagna,ย risente dellโandamento generale con tagli al servizioย (-5,4 % dal 2010 ad oggi) e aumenti tariffari (+16,1 %).
Nonostante questa situazione i dati sui passeggeri del trasporto locale sono in crescita sulle linee locali, a testimonianza di richiesta di servizio (si vedano le tabelle successive).
Purtroppo le prioritร della politica locale e nazionale rimangono altre. I finanziamenti da parte dei Governi che si sono succeduti, attraverso la Legge Obiettivo ed il Piano Infrastrutture, hanno premiato per il 66% gli investimenti in strade e autostrade, e comunque le grandi opere. Con il recente Sblocca Italia sono state stanziate ingenti somme per nuove autostrade, come la E55 lungo la costa romagnola. Anche le Regioni continuano a scegliere strade e autostrade come prioritร degli investimenti. La Regione Emilia-Romagna ad esempio sta investendo 180 milioni di Euro di risorse pubbliche per la realizzazione di un autostrada regionale come la Cispadana.
Il nodo Bolognese
Eโ singolare che negli stessi giorni in cui i pendolari della linea Porrettana censiscono gli ennesimi disservizi ed il calvario di ritardi e treni annullati, proprio oggi si tengano due momenti istituzionali per decidere investimenti cospicui su progetti che vanno a solo vantaggio della mobilitร su gomma.
Da una parte la conferenza dei sindaci interessati dal passante nord, che negozieranno oltre 150 milioni di opere accessorie allโautostrada, dallโaltra la conferenza dei servizi sul progetto di interramento della Bologna Portomaggiore.
โDei progetti per la mobilitร metropolitana ritenuti โstrategiciโ dalle amministrazioni, al momento nessuno รจ a favore del trasporto pendolare. – ricorda Lorenzo Frattini presidente regionale di Legambienteโ Si prevedono investimenti per almeno 1300 milioni sul passante autostradale, 100 milioni per il People Mover e 48 milioni per lโassurdo intervento sulla linea Bologna- Portomaggiore. Quando con 75 milioni si risolverebbero quasi tutte le strozzature del SFMโ.
Un progetto, quello dellโinterramento della Linea Bologna โ Portomaggiore, voluto dal Comune: un intervento che comporterร la sospensione totale del servizio tra le stazioni Roveri e Bologna Centrale per circa due anni e mezzo, ad a fine lavori vedrร un servizio ferroviario immutato nelle modalitร , nei tempi di percorrenza e nei mezzi circolanti, la maggior parte con motori diesel, e soprattutto che renderร impossibile il raddoppio della linea in futuro, lโunica soluzione per migliorare il servizio in modo strutturale e aumentare le frequenze. Sono oltre 4.000 i cittadini che quotidianamente usano questa linea per raggiungere il posto di lavoro o la scuola, preferendo il trasporto pubblico al proprio mezzo privato, e togliendo quindi traffico dalle strade e inquinamento dallโaria. Una linea nodale per il disegno complessivo del trasporto pubblico bolognese che potrebbe aumentare lโutenza conย lโaumento delle frequenze.
La complessitร del progetto condurrร poi a lunghi tempi per la fine dei lavori, e un catastrofico blocco dei servizi di trasporto, proprio quando lโattivazione della tratta ferroviaria Portomaggiore Dogato (prevista per il 2015), avrebbe consentito il collegamento diretto Codigoro โ Bologna, attraverso la linea Bologna Portomaggiore.
Lโassociazione depositerร gli atti con le proprie valutazioni e proposte in Conferenza dei Servizi, che si esprimerร definitivamente in questi giorni: lโauspicio รจ che si punti intelligentemente sul SFM, perseguendo una reale alternativa allโuso dellโauto, per la tutela della salute collettiva e per le esigenze di mobilitร sostenibile. Legambiente ha lanciato una specifica petizione per salvare la Linea Bologna-Portomaggiore visibile a questo link https://www.change.org/p/alfredo-peri-rivedete-il-progetto-di-interramento-del-tratto-della-linea-ferroviaria-bologna-portomaggiore-compreso-fra-via-paolo-fabbri-e-via-larga
Sul piano dei trasporti metropolitani il paradosso piรน grande risulta il fatto che al centro dellโagenda politica e del quadro degli investimenti rimanga il Passante autostradale Nord.ย Quando i dati attestano che mentre il numero di pendolari cresce il traffico autostradale risulta in calo.
Come ricorda il Comitato contro il Passante Nord, sono gli stessi documenti di Autostrade per lโItalia ad attestare lโinutilitร dellโopera. Documenti in cui si riferisce di โmodesti benefici trasportistici attesi per la collettivitร โ, โconsistenti impatti territorialiย ed ambientaliโ, e โscarsa sostenibilitร dellโanalisi costi-beneficiโ.ย Nonostante questo si vogliono utilizzare non meno di 1300 milioni di euro, destinabili ad altro se solo ci fosse la volontร politica di farlo.
Eโ di pochi giorni fa invece la notizia che RFI ha ceduto gratuitamente al Comune gli spazi per il passaggio del People Moover, unโaltra opera inutile che si potrebbe sostituire agevolmente con un aumento delle frequenze dei treni tra Bologna e Calderara/Bargellino, fermata ferroviaria giร esistente ed a poche centinaia di metri dallโingresso dellโaereoporto. Da qui basterebbe un raccordo navetta tra la fermata ferroviaria ed il Gate dellโaeroporto Marconi.
Rimangono sulla carta invece le vere prioritร del trasporto pendolare, che incidono sulle esigenze di chi si sposta in treno tutti i giorni: il raddoppio della linea Porrettana e per Portomaggiore, la linea passante Vignola Portomaggiore in stazione Centrale.ย Opere il cui valore Legambiente stima in circa 75 milioni di investimento.
Legambiente chiede a Comune e alla futura giunta Regione di rivedere le prioritร di investimento sulla mobilitร e pensare alle opere che serviranno ancora ai nostri figli, non a quelle la cui utilitร รจ giร dubbia oggi.
Le buone notizie
Tra le molte inefficienze e problematiche legate al trasporto pendolare, cโรจ anche la buona notizia dellโacquisto da parte di Tper di 7 nuovi treni Stadler Etr 350 dedicati al trasporto pendolare, che si aggiungono ai 12 acquistati da FER e giร in circolazione dal 2013 sulle linee Bologna-Vignola, Bologna-Portomaggiore, Bologna-Porretta, Bologna-Rimini, Ferrara-Ravenna, Bologna-Milano, Ferrara-Bologna-Imola e Bologna-Poggio Rusco. Lโassociazione ha deciso di attribuire una menzione speciale di merito a Tper per lโacquisto di questi treni, che consentiranno diย sostituireย progressivamente su alcune tratte elettrificate i mezzi a gasolio con convogli elettrici. I treni Stadler Etr 350 sono convogli a 5 carrozze, capaci di 270 posti a sedere e 350 in piedi, 8 ampie porte per favorire l’incarrozzamento e lโaccessibilitร ai disabili, postazioni e toilettes attrezzate per passeggeri con disabilitร motoria, posti portabiciclette per favorire la mobilitร integrata treno-bici, pianale ribassato sul 90% di tutta la superficie calpestabile e climatizzazione integrale. Un passo verso la qualitร del servizio pendolare.
Il dossier Pendolaria integrale รจ scaricabile a questo indirizzo: http://www.legambiente.emiliaromagna.it/wp-content/uploads/2014/12/Rapporto-pendolaria-2014.pdf