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Modena: il Consiglio favorevole all’interpretariato per sordi negli uffici Comunali

“Valutare forme idonee e stanziamenti di bilancio opportuni per garantire momenti di interpretariato della Lingua italiana dei segni (Lis) negli uffici del Comune e in altri uffici pubblici, con l’obiettivo di abbattere le barriere alla comunicazione e sostenere l’autonomia delle persone sorde”. È l’impegno che chiede al Comune di Modena l’ordine del giorno presentato da Adriana Querzè di Per me Modena e approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 15 dicembre. Il documento, approvato con gli emendamenti proposti da Pd e Forza Italia, propone che gli interpreti della lingua italiana dei segni intervengano in particolare per il disbrigo di pratiche, richieste di informazioni e risposta a convocazioni. Chiede anche che si valuti la possibilità di utilizzare strumenti di interpretariato della Lis collegati a tablet o smartphone che traducano la forma orale della lingua italiana nel linguaggio dei segni. Impegna infine il Comune a coinvolgere i parlamentari modenesi affinché si adoperino per il riconoscimento della Lis e contribuiscano a sbloccare l’esame della proposta di legge presentata dall’Ente nazionale sordi e ferma da anni in Parlamento.

Nel dibattito sono intervenuti per il Pd le consigliere Giulia Morini, che ha presentato l’emendamento, Grazia Baracchi e Simona Arletti; per FI Adolfo Morandi, che ha presentato l’emendamento; Domenico Campana di Per me Modena; Marco Cugusi di Sel; Marco Bortolotti di M5s.
















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