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“Ambiente Modena”: il Comune presenta il piano

differenziataPortare al 70 per cento entro il 2020 la raccolta differenziata dei rifiuti e migliorarne la qualità; potenziare il servizio di raccolta “porta a porta”; arrivare a una tariffazione puntuale, equa e premiante; ridurre la produzione dei rifiuti. Sono questi gli obiettivi programmatici di “Ambiente Modena 2019”, il piano pluriennale di sviluppo dei servizi ambientali nella città di Modena, che l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni presenta oggi, mercoledì 10 dicembre, insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, al Tavolo comunale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

“Il piano ‘Ambiente Modena 2019’ – spiega Guerzoni – si compone di sette azioni coerenti che uniscono le performance ambientali, come l’allargamento del porta a porta, un miglior recupero effettivo dei rifiuti, il contrasto alla produzione dei rifiuti solidi urbani, la lotta all’abbandono, con quelle economiche, in prima battuta il massimo contenimento possibile della Tari 2015. Con una programmazione biennale il Comune, assieme al gestore Hera, completerà ciò che era già stato impostato nel 2014 e muoverà passi in avanti verso gli obiettivi 2020 indicati dal programma del sindaco e dalla Regione Emilia Romagna. La vera partita però – continua l’assessore – si giocherà nel 2017 con le gare per l’affidamento del servizio rifiuti per tutto il bacino ex Ato di Modena e fin da ora il Comune dovrà essere protagonista in sede Atersir per indirizzare un modello forte e trasparente che si basi sul concetto ‘chi più inquina più paga’, attraverso la tariffa puntuale che, per partire, attende ancora da Roma indicazioni applicative chiare”.

Il disegno organico del Piano prevede la raccolta “porta a porta” di carta e plastica per il centro storico, estendendo la sperimentazione già in atto in via Carteria a tutta l’area entro le mura; la raccolta porta a porta integrale in tutte le zone artigianali industriali; la riorganizzazione nel Quartiere 1 fuori le mura e nel Quartiere 3 delle isole ecologiche di base. A questi elementi si unisce la raccolta porta a porta di prossimità, con bidoncini carrellati per indifferenziato, carta, plastica e vetro, già realizzata nelle zone di forese e case sparse.

 

UN PIANO IN SETTE AZIONI

Tra gli interventi, la riorganizzazione del conferimento selettivo dei rifiuti, l’allargamento del “porta a porta”, lo sviluppo dei Centri di raccolta differenziata

Sono sette le azioni specifiche che compongono il piano “Ambiente Modena 2019”.

La prima, già partita, è la riorganizzazione della raccolta selettiva dei rifiuti nel Quartiere 1 fuori le mura che coinvolge 13 mila abitanti. L’azione prevede la messa a punto di isole ecologiche di base con una batteria standard di contenitori: plastica, vetro, carta, organico “sfalci”, organico “di cucina”, indifferenziato con “conferimento limitato”, cioè con feritoia più stretta mentre negli altri cassonetti le feritoie sono state eliminate e le aperture vengono allargate. L’obiettivo è favorire la divisione dei rifiuti, aumentando quantità e qualità della raccolta differenziata, e disincentivare quella indifferenziata.

L’azione 2 prevede il allargamento in centro storico (11mila abitanti) dei servizi di raccolta “porta a porta” di carta e plastica, seguendo il modello già sperimentato in via Carteria, e la collocazione di nuovi contenitori, visivamente meno impattanti, per vetro, organico e indifferenziato.

La terza azione introduce il servizio di “porta a porta” integrale in tutte le utenze, sia produttive che domestiche, nelle zone artigianali e industriali, dove cioè la presenza di utenze domestiche residenti non supera il 40 per cento del totale. In queste aree – Modena est, Torrazzi, Nazioni, Bruciata, Emilio Po – sarà attivata la raccolta “porta a porta” integrale con l’eliminazione di tutti i cassonetti e servizi personalizzati sulle esigenze delle imprese.

L’azione 4 prevede la riorganizzazione della raccolta selettiva nel Quartiere 3, 40mila abitanti, il più popoloso di Modena: saranno riorganizzati e accorpati i punti di raccolta stradale dei rifiuti con l’introduzione dei cassonetti per l’indifferenziato a conferimento limitato e la trasformazione dei contenitori per la differenziata eliminando le feritoie.

Lo sviluppo dei Centri di raccolta differenziata è l’obiettivo dell’azione 5, in particolare sono due i punti qualificanti: la creazione di un nuovo centro di raccolta, e il miglioramento funzionale dell’impianto di via Divisione Aqui.

L’azione 6 prevede l’ottimizzazione dei servizi di spazzamento e pulizia delle strade, con il rinnovo del parco mezzi spazzatrici di Hera, l’inserimento di spazzatrici elettriche in centro e l’implementazione di sistemi innovativi di pulizia stradale per le pavimentazioni di pregio del centro storico.

L’azione 7 è dedicata all’innovazione: il gruppo Hera propone infatti sistemi di raccolta innovativi per rifiuti elettronici, oli alimentari e altri materiali particolari; app per interagire con i cittadini e diffondere buone pratiche, iniziative di promozione del riuso.

 

I DATI SULLA RACCOLTA RIFIUTI

Nel 2013 ciascun modenese ha prodotto 388 chili di rifiuti selezionati, la raccolta differenziata ha superato il 58 per cento del totale. Il 93 per cento viene recuperato

Nel Comune di Modena nel 2013 sono state raccolte 124 mila tonnellate di rifiuti tra utenze domestiche (84.857 in tutto) e utenze non domestiche (12.588).

La raccolta differenziata è cresciuta in modo costante negli ultimi dieci anni, passando dal 29,4 per cento sul totale del 2004 al 58,3 per cento del 2013, secondo risultato a livello nazionale tra le città con più di 150mila abitanti. È cresciuta però nello stesso periodo la quantità di rifiuti differenziata prodotta pro capite da ciascun abitante, passata dai 107 chilogrammi per abitante del 2004 ai 388 del 2013.

In base al report Hera “Sulle tracce dei rifiuti”, sul territorio delle regioni servite dalla multiutility viene recuperato il 93,8 per cento dei rifiuti differenziati. Il ferro, poco più di due chili la quantità prodotta per abitante, è l’unico materiale che può venire recuperato al cento per cento. Al 97 per cento viene recuperato il legno (circa 18 chili la produzione pro capite) e al 96,6 per cento il verde, 69 i chili prodotti per abitante. Si recuperano intorno al 94 per cento il vetro (31,8 chili la produzione per abitante), il metallo (1,6 chili pro capite) e la carta (61,6 chili pro capite). Ciascun abitante getta 48 chili di rifiuti organici che vengono recuperati per il 91,5 per cento. Pari all’87 per cento è infine la percentuale di recupero dei rifiuti di plastica prodotti da ciascun abitante.

Gli obiettivi di miglioramento che il piano “Ambiente Modena 2019” si propone di raggiungere sono la riduzione di 3.600 tonnellate per anno di rifiuti indifferenziati raccolti e, contestualmente, il recupero di materia per 3.400 tonnellate annue. La riduzione di mille tonnellate per anno delle emissioni di anidride carbonica.
















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