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11 arresti per associazione a delinquere finalizzata ai furti aggravati: i dettagli

Operazione-StrongboxIl G.i.p. del Tribunale di Reggio Emilia, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, in esito ad indagini dirette dai Sostituti Procuratori Lucia Russo e Giacomo Forte, delle Procure  della Repubblica di Parma e Reggio Emilia e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Parma in collaborazione con quelli di Reggio Emilia, ha emesso una misura cautelare nei confronti di undici persone (uno in carcere e dieci agli arresti domiciliari) indagate – a vario titolo – per associazione a delinquere finalizzata  alla commissione di furti aggravati in abitazione e/o esercizi commerciali. Reati compiuti nel territorio fra le provincie di Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova nel periodo dal luglio 2009 al marzo 2012.

Oltre 100 Carabinieri del  Comando Provinciale di Parma e Reggio Emilia coadiuvati dai colleghi  delle unità cinofili di Bologna, dalle primissime luci dell’alba hanno eseguito i provvedimenti restrittivi, nei confronti di:

Tiziano B., 41enne di Reggio Emilia, già noto per reati contro il patrimonio; Alfredo A., 41enne di Reggio Emilia; Gianluca B., 29enne di Reggio Emilia; Domenico C., 37enne di Cutro (Kr); Rosario F., 47enne di Reggio Emilia; Alan G., 21enne di Reggio Emilia; Alex G., 23enne di Reggio Emilia; Elvis T., 24enne di Reggio Emilia; Giancarlo T., 29enne di Reggio Emilia; Antonio D., 37enne di Reggio Emilia e Sabrina D., 23enne di Reggio Emilia: tutti noti per reati contro il patrimonio.

L’attività investigativa iniziata nel giugno 2009, quando si è registrata una recrudescenza dei fenomeni predatori, in particolare nel territorio del comune di Neviano degli Arduini, ha permesso di acclarare un comune modus operandi, per tenacia, orari e obiettivo dell’azione ed  induceva gli investigatori a ritenere che essi fossero attribuibili ad un unico sodalizio criminale. Quindi, sfruttando il patrimonio informativo delle Stazioni Carabinieri, venivano chieste e debitamente autorizzate, attività tecniche di intercettazioni che permettevano di accertare la contemporanea commissione da parte degli arrestati di numerosi reati contro il patrimonio commessi non solo in provincia di Parma, ma anche nelle limitrofe Province di Reggio Emilia, Mantova e Modena.

L’attività investigativa nello specifico consentiva di accertare che Tiziano B., Alfredo A., Giancarlo T. e Gianluca B., assumevano una posizione verticistica quali organizzatori e direttori dell’associazione a delinquere, avendo essi il ruolo di individuare gli obiettivi criminosi da colpire, impartendo direttive per la commissione di reati, ricevendone parte dei proventi. Diversi e gravi sono gli episodi di furto che l’organizzazione aveva fino ad oggi impunemente commesso, in particolare si è  accertata la loro responsabilità per 43 furti (di cui 28 a Parma, 6 a Reggio Emilia, 6 a Mantova, 2 a Modena e 1 a Massa).

Gli arrestati hanno usufruito del beneficio delle misure cautelari presso le rispettive abitazioni ad accezione di  Tiziano B. che stato tradotto presso il carcere di Reggio Emilia.

Con l’attività investigativa odierna, eseguita con metodi tradizionali nonché attraverso numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali con dispositivo di localizzazione G.P.S., l’Arma di Parma di concerto con la Procura della Repubblica,  ha inteso stroncare quei reati, come quelli predatori, che colpiscono più da vicino la popolazione e che minano il normale svolgere della vita sociale, dimostrando, concretamente, la vicinanza agli onesti cittadini del territorio emiliano.

Paolo-Zito

“L’odierna attività – ha spiegato il colonello Paolo Zito, comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia –  ha portato a localizzare in città la base operativa di un’organizzazione composta da undici persone, tutte arrestate, specializzata nei furti in abitazione e in negozi. – Questo blitz – continua il Colonnello  Zito –  segue di un giorno l’altrettanta importante attività che ha portato l’altra notte all’arresto di una banda di albanesi dediti a furti in abitazione. Segnali questi – conclude Zito –  che dimostrano l’importante attività di controllo del territorio esercitata dai Carabinieri nel reggiano,  indispensabile per contrastare con efficacia i reati contro il patrimonio, che creano allarme sociale tra i cittadini che li subiscono”.
















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