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Violenza sulle donne: 39 i casi seguiti dalla rete del distretto ceramico dall’inizio del 2014. 77 si sono rivolte al Centro di Ascolto

violenza-donneSono 39 i casi di violenza nei confronti di donne presi in carico e seguiti, da Gennaio a Novembre 2014, dalla rete distrettuale di ascolto e sostegno competente per i comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine, Maranello, Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia. Dato in calo rispetto a quello raccolto per lo stesso periodo del 2013 (64) , ed in continuità con quello del  2012 (40).

Dei 39 casi di violenza seguiti nel corso del 2014, 35 riguardano maltrattamenti in famiglia e  4 si riferiscono a stalking (sempre ad opera di ex-mariti o ex-fidanzati). Quasi la metà dei casi (16 su 39) riguardano donne straniere, mentre la quasi totalità dei casi (37 su 39) registra la presenza di minori.

A seguito della presa in carico dalla rete distrettuale, per 7 donne è stata disposta la collocazione in emergenza dapprima in albergo e poi presso una struttura sociale. Di queste, 3 sono ancora all’interno delle strutture (case di accoglienza per mamme con bambini) , mentre le altre hanno trovato altre sistemazioni o sono rientrate a casa.

Le donne che si sono rivolte al Centro di Ascolto per Donne in Difficoltà, a seguito di problematiche di tipo relazionale, sono state 77. Di queste 28 (di cui 22 residenti nel comune di Sassuolo, 3 a Maranello e 3 a Formigine)  sono state prese in carico dal servizio per problematiche legate a stalking, maltrattamenti e violenze.

Sono i dati dal Centro di ascolto intercomunale, operante sui territori di Sassuolo, Formine, Fiorano e Maranello, diffusi in occasione della giornata internazionale contro la violenza alle donne.

“L’attività svolta anche quest’anno dalla rete distrettuale è in continuità con quanto registrato negli anni passati e ci conferma che il fenomeno della violenza di genere continua ad essere presente anche sul nostro territorio – ha affermato la Responsabile del Centro di ascolto intercomunale Amanda Zanni – Le situazioni di violenza possono restare silenti per anni, tenute nascoste per vergogna anche ai familiari più stretti, o possono poi esplodere in una escalation di violenza che può rendere necessario l’allontanamento dalla casa familiare della donna e dei suoi figli.

Nella quasi totalità dei casi si tratta di donne vittime di una violenza psicologica profonda che nel tempo le ha isolate dai rapporti familiari, amicali, lavorativi e confinate in una condizioni di dipendenza economica e relazionale tale da far perdere loro la speranza che cambiare sia possibile.

A tutte queste donne, viene data l’opportunità di intraprendere un percorso terapeutico individuale presso il Centro di Ascolto per Donne in difficoltà, teso ad affrontare i loro vissuti traumatici ed a rinforzarne l’autostima. A partire dal 2015 si intende inoltre dare vita ad un gruppo di sostegno rivolto a donne che sono state vittime di violenza di genere, in continuità con la positiva esperienza di un Progetto sostenuto dall’Unione dei Comuni, che ha mostrato come riunirsi in gruppo, scoprire che altre donne hanno vissuto esperienze simili ed instaurare relazioni solidali tra donne sia un’ottima risorsa di cambiamento e sostegno”.

 
















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