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Stranieri, a Modena attività di inclusione sociale per 2280 persone

Cavazza-MosaicoDal sostegno scolastico ai laboratori di canto, danza e italiano, dalle scuole ai centri di aggregazione fino agli interventi sulla strada. Il progetto Mosaico, da agosto 2013 a giugno 2014,  ha coinvolto oltre 2280 persone, tra ragazzi stranieri (1602), genitori (203), docenti e operatori (482), in attività volte a favorire l’inserimento scolastico e sociale di giovani stranieri. Finanziato dall’Unione europea e dal Ministero dell’Interno, Mosaico è stato promosso dal Comune di Modena attraverso il coinvolgimento di tre assessorati (Politiche giovanili che è capofila, Politiche sociali e Istruzione) insieme a Animatamente, Fondazione Ceis, cooperativa il Girasole, Overseas e Università di Modena e in collaborazione con diverse realtà locali. I risultati di Mosaico sono stati presentati oggi, venerdì 21 novembre a Memo di Modena. A introdurre i lavori sono stati il vicesindaco assessore a Scuola e Rapporti con l’Università Giampietro Cavazza e l’assessore alle Politiche giovanili Giulio Guerzoni.

L’intero percorso di Mosaico è stato seguito dall’Università di Modena con una ricerca valutativa basata sulla somministrazione di 348 questionari e di una cinquantina di interviste. Da questionari e interviste è emerso il successo delle attività, soddisfazione per il rapporto con gli operatori negli operatori, interesse, collaborazione, condivisione.

In particolare, sono 364 gli studenti, di cui 65 appena giunti in Italia, che hanno frequentato i laboratori di lingua italiana in primarie e secondarie di primo grado medie inferiori; mentre le attività di mediazione hanno coinvolto oltre 113 insegnanti, 68 genitori e 80 studenti di cui 12 per l’esame di terza media. Inoltre, 204 insegnanti hanno partecipato ad attività formative o di consulenza, altri 13 per la produzione di un documento sull’accoglienza a scuola. Sono stati anche attivati 12 sportelli temporanei per le iscrizioni on line e quattro sportelli permanenti per l’orientamento, mentre pieghevoli informativi in nove lingue sono stati distribuiti in vari punti della città. Altri 237 alunni di elementari, medie e superiori hanno usufruito del sostegno scolastico a scuola e nei centri di aggregazione giovanile. In due istituti superiori 75 studenti hanno partecipato a progetti di peer education, l’educazione tra pari, mentre in un altro istituto 30 insegnanti, 40 genitori e 10 studenti  hanno attivato un gruppo di lavoro per il benessere scolastico. Un centinaio tra studenti e genitori hanno frequentato gli incontri di orientamento per la scelta della scuola superiore.

I 56 giovani che hanno partecipato al concorso “Modena un mosaico multiculturale” hanno raccontato attraverso video, brani rap, testi e fumetti le suggestioni di una città frutto dell’incontro di diverse culture.

I corsi di fotografia, canto, danza organizzati in scuole e centri di aggregazione, oltre a un campo in montagna, da Girasole, Alchemia, Animatamente, hanno visto la partecipazione di un altro centinaio di ragazzi. Una cinquantina è stata coinvolta nei laboratori di informatica ideati e realizzati dalla Rete Net Garage del Comune e dall’associazione Civibox al Mynet di via degli Adelardi e al Net 2.0 di Windsor Park. Altri 130 ragazzi sono stati contattati attraverso il lavoro di strada di Infobus, mentre 68, come Sara e Takwa, hanno affidato la propria testimonianza alle pagine web di Stradanove (www.stradanove.com) per raccontare passioni e aspirazioni di una quotidianità che coniuga origini straniere e modenesità.

In centinaia hanno infine partecipato agli eventi pubblici organizzati da Overseas e  Memo alla Tenda far conoscere Mosaico a tutta la città.
















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