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Si è aperta questa mattina a Bologna la terza edizione di Smart City Exhibition

Galletti-MochiSismondi_credit-S.CORSO“Serve un patto tra governo, imprese e ricerca per un rilancio strategico e una nuova politica industriale. L’innovazione deve diventare il grande obiettivo nazionale”. Con questo imperativo il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha aperto questa mattina la sessione inaugurale della terza edizione di ‘Smart City Exhibition’, la manifestazione europea, organizzata da Forum Pa e Bologna Fiere, sulle tematiche delle città e delle comunità intelligenti. 

Dal palco centrale della Fiera di Bologna, che ospiterà l’Exhibition fino al 24 ottobre, il ministro Galletti ha iniziato il suo intervento marcando la centralità delle tematiche dell’innovazione e dell’ambiente nel discorso nazionale. “Nei prossimi giorni – ha annunciato Galletti – firmeremo con gli altri capi di Stato europei un protocollo con cui ci si impegna, da qui al 2030, a ridurre del 40% le emissioni di CO2. Abbiamo bisogno di agire sui territori e nei Comuni con politiche intelligenti: per riuscirci occorre puntare sull’innovazione e sulla ricerca”. “L’efficientamento energetico e le Smart City sono fondamentali per la nuova sfida che ci si presenta, ma devono essere sostenute da un nuovo piano industriale”.

Il ministro ha così introdotto i temi centrali del Forum ‘Costruiamo il futuro, rammendiamo l’Italia’, in collaborazione con SAIE. Carlo Mochi Sismondi, amministratore delegato di ‘Smart City Exhibition’ e presidente di Forum PA, ha parlato di “un momento di sfida per il quale abbiamo pochissimo tempo”. “Sulle nostre città – ha spiegato Mochi Sismondi – stanno arrivando dalla programmazione europea 2014-2020 importantissimi finanziamenti: un miliardo dal PON Metro e circa 3 miliardi e mezzo da quel 5% dedicato da Bruxelles alla programmazione urbana. Se non saremo in grado di cogliere questa possibilità con politiche mirate e condivise, rischiamo di perdere un’occasione enorme”.  Una linea di pensiero sposata appieno anche dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, presentato e salutato dal presidente di Bologna Fiere Duccio Campagnoli. “La capacità di competere sul mercato dipende dalle capacità della governance: occorre una regia solida che ponga le condizioni giuste per le imprese”, ha detto il numero uno degli industriali. “E’ fondamentale definire principi specifici di governance – ha aggiunto Squinzi suggerendo le linee guida – Innovazione, efficienza energetica e sviluppo sostenibile devono diventare i nuovi driver della nostra economia. Un’economia che deve muoversi nell’ottica delle Smart City attraverso integrazione tra infrastrutture, servizi e cittadini, per migliorare la qualità della vita nelle nostre città”.

Il presidente di Confindustria ha centrato in pieno quello che rappresenta il tema centrale di questa edizione di SCE: l’esigenza di un drastico cambio nell’agenda politica e di un’interazione verticale tra la governance e il modo di ‘utilizzare’ le città. Una necessità improcrastinabile ribadita anche da Francesco Profumo, presidente dell’Osservatorio Smart City ANCI, che nel suo intervento ha sviscerato numeri che inducono una profonda riflessione. “Il 75% dell’energia che consumiamo nel mondo e l’80% delle emissioni di CO2 che produciamo provengono dalle città che occupano appena il 2% della superficie mondiale – ha spiegato Profumo -: dobbiamo trasformare le città in luoghi che producono, e non più che consumano soltanto”. Secondo Profumo “i servizi e i cittadini possono diventare elemento di sviluppo per il Paese”. Per riuscire in questo obiettivo è necessario un cambiamento culturale, perché quella italiana “è una cultura troppo industriale, mentre serve una cultura più trasversale”.

Le città italiane vanno istruite e preparate per poter sfruttare le opportunità che stanno prendendo forma in un orizzonte sempre più prossimo. Tesi ribadita anche dal sindaco di Bologna Virginio Merola. “Tutte le ricerche e gli studi dicono che le città che ce la possono fare sono quelle che hanno un’estrema attenzione alla qualità della vita urbana e che puntano fortemente sull’innovazione”. Il primo cittadino bolognese ha parlato di “una grande occasione da cogliere”. Rivisitare e correggere il modo di vivere la città è una condizione indispensabile per rimettere questo Paese sui binari dello sviluppo. “Una Smart City – ha osservato Merola – è una città che ha intelligenza civica nel proporre progetti che vedano protagonisti i cittadini”. Il motore di questo ‘new deal’ si accende, prima di tutto, con una spinta culturale nuova. Un concetto espresso sul palco anche dal sindaco di Catania Enzo Bianco secondo cui il nostro Paese deve asssolutamente ripartire dalla formazione, dall’università e dalla ricerca. “Il tema dell’innovazione sarà decisivo”, ha detto Bianco parafrasando in poche parole tutto il significato e l’impegno di ‘Smart City Exhibition’.

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Secondo Giorno – giovedì 23 ottobre: tutti gli appuntamenti da non perdere

Secondo giorno di Smart City Exhibition (Bologna 22-24 ottobre), la manifestazione europea dedicata alle città e alle comunità intelligenti organizzata da Forum PA con Bologna Fiere. Domani si continua con un altro programma ricco di spunti e prime assolute: si parte alle 10 col Forum Infrastrutture e reti metropolitane per il rilancio del Paese, in cui si parlerà di come l’Italia possa ridurre il gap di reti, infrastrutturali e digitali.

La terza edizione di Smart City Exhibition vuole sottolineare la necessità di un’interazione verticale tra la governance e il modo di ‘utilizzare’ la città: un cambio di rotta da fare ora perché dai fondi UE e da quelli nazionali sono attesi 3,5 miliardi di euro destinati alle politiche di programmazione urbana.

 

iCity Rate 2014 – a che punto sono le città italiane

Tra gli appuntamenti che compongono il fitto calendario di convegni, laboratori, sessioni formative ed eventi off di Smart City Exhibition 2014, spicca la presentazione (inizio ore 9.30) di il Rapporto annuale iCity Rate, che traccia la classifica aggiornata dei capoluoghi di provincia smart. Realizzato da FORUM PA per Smart City Exhibition, iCity Rate è uno strumento a disposizione delle città italiane e di tutti quegli attori interessati a migliorare la qualità degli insediamenti urbani.

 

La ‘cassetta degli attrezzi’ per un’economia collaborativa

Smart City Exhibition ospita la prima tappa italiana di Sharitories, il progetto nato dalla collaborazione tra Forum PA e OuiShare, per la creazione del Collaborative Territories Toolkit,  la guida step by step per lo sviluppo dell’economia collaborativa (dove trovare le risorse e come usarle). Il convegno, che si apre alle 9.30, vedrà un focus sulle best practice del mondo e un workshop che, attraverso il coinvolgimento attivo dei cittadini, dei gruppi dediti all’innovazione e con la partecipazione delle pubbliche amministrazioni, sarà in grado di fornire gli strumenti a tutti quei territori (città, paesi, ecc.) che intendono raggiungere un modello di economia collaborativa, ma che non sanno o non conoscono abbastanza come si possa mettere in pratica.

 

L’Osservatorio Smart City di ANCI e i casi smart di successo

A partire dalle 9.30 si parlerà della grande occasione offerta dal bando Horizon 2020 per le pubbliche amministrazioni con il laboratorio di co-progettazione con le città dell’Osservatorio nazionale Smart City di ANCI. Il laboratorio prevede la presentazione delle opportunità di finanziamento da parte di un  funzionario della Commissione Europea seguita da un’esercitazione con le città e con soggetti accademici e tecnologici, finalizzata all’elaborazione di una proposta progettuale. Nel pomeriggio (ore 15) con lo SharingLab, l’ANCI racconterà esperienze di successo e replicabili per quanto riguarda la co-progettazione di servizi smart nei territori.

 

Bologna e Regione Emilia Romagna – territori smart

Bologna Smart City è l’incubatore dove il Comune di Bologna, insieme a Università di Bologna e Aster e alcune realtà del territorio – Acer, ICIE, Aeroporto di Bologna, Engeneering, Coop Adriatica – si conferma spazio di condivisione di progettualità smart che, in linea con le esperienze europee, cercano di valorizzare le conoscenze e le innovazioni tecnologiche per migliorare la qualità di vita delle nostre comunità. Alle 10 si parte con la Climate-KIC, il più grande partenariato europeo tra pubblico e privato per l’innovazione incentrato sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Nel pomeriggio, alle 14, si parla del modello di Bologna come piazza più connessa d’Europa e, alle 15, di monitoraggio dei consumi energetici e di tutte le possibili strategie di efficientamento.

Anche la Regione Emilia Romagna presenta i suoi progetti a Smart City Exhibition. Sempre giovedì 23 ottobre, all’interno dello spazio Smarter Emilia Romagna, sarà presentato a partire dalle 10.30 Minismart, un modello riproducibile a livello regionale di integrazione tra le politiche di sviluppo locale e politiche di infrastruttura telematica per i Comuni medio-piccoli. Alle 15.30 si parlerà di FI-STAR, il fascicolo sanitario elettronico per l’empowerment del paziente.

 

Smart City Exhibition OFF – ultimo appuntamento giovedì 23 ottobre

Quest’anno Smart City Exhibition, in collaborazione con Working Capital, Kilowatt e RENA, lancia il programma ‘OFF’.

Domani negli spazi di Kilowatt, RENA organizza la prima pillola di Summer School della nuova stagione. Ospite della serata Gabriele Miceli, che racconterà il progetto di innovazione culturale e sociale In-Cul.Tu.Re – Innovazione nella Cultura, nel Turismo e nel Restauro.

L’appuntamento è da Kilowatt, via del Borgo di San Pietro 22, Bologna – ore 19.00.

Per iscriversi: http://www.smartcityexhibition.it/it/news/bologna-dal-22-al-23-ottobre-sce2014-%C3%A8-anche.

 
















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