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Lo pestano al parco e gli rapinano smartphone: baby bulli denunciati a San Martino in Rio

bullismo5Gli hanno dato appuntamento in un parco pubblico di San Martino dove sotto gli occhi dei suoi amici l’hanno pestato rapinandogli il cellulare. In questo modo due bulletti reggiani in età adolescenziale hanno voluto far valere la loro forza ‘intimidatrice’ dando una “lezione” al 19enne “colpevole”, dal loro punto di vista, di aver parlato male di loro. L’ennesimo grave episodio di disagio giovanile giunge dal piccolo centro abitato di San Martino in Rio, comune della bassa reggiana, dove le indagini dei Carabinieri del paese sono riusciti dare la giusta collocazione al grave episodio delittuoso inizialmente ricondotto dalla stessa vittima, per paura di ritorsioni, ad una rapina ad opera di due malviventi. I carabinieri di San Martino in Rio sono riusciti a rassicurarlo riuscendo a vincere il muro iniziale di omertà che quindi ha visto la vittima ricondurre il grave episodio a un atto di mera prepotenza ad opera di due bulli reggiani. Questa a grandi linee la premessa dei fatti culminati con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri di San Martino in Rio hanno inoltrato alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna a carico di due minori in età adolescenziale. La vittima, un 19enne di San Martino in Rio a cui è stato restituito lo smartphone rapinato, ha riportato traumi giudicati guaribili in 10 giorni. Secondo la ricostruzione investigativa la sera del 12 ottobre scorso uno dei due indagati si accordava di incontrarsi con la vittima in una parco di San Martino n Rio dove giungeva accompagnato da altro minore. Avuta la presenza del maggiorenne lo prendeva sotto braccio e nel dirgli che stava facendo troppo il furbo gli sferrava due pugni in faccia mentre l’amico gli sfilava il cellulare. I due si dileguavano con la vittima che chiamava i Carabinieri. Inizialmente per paura di ritorsioni denunciava una generica rapina ad opera di ignoti per poi, probabilmente sentendosi rassicurato dai Carabinieri, riferire che dietro la rapina c’era la mera prepotenza di due minori che le successive indagini dei Carabinieri hanno identificato negli odierni indagati finiti nei guai per concorso in rapina aggravata.
















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