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Il Sindaco Merola in Consiglio comunale sugli scontri di sabato a Bologna

virginio-merola-5“Credo che sia  nostra responsabilità oggi arrivare a un pronunciamento il più ampio e il  più  unitario  possibile  sui fatti accaduti sabato. Cosa è avvenuto di nuovo sabato. E’ avvenuto un salto di qualità nell’esercizio illegale della violenza  squadristica  e  teppistica,  c’è  stato un assalto premeditato e organizzato  alle  Forze  di  polizia,  basta guardare le riprese di quegli avvenimenti.

Sicuramente  sarà  più  puntuale,  tutti  ci  auguriamo, l’intervento della magistratura  per  accertare  le responsabilità in modo attento, sulla base delle  relazioni  e  delle denunce delle Forze di polizia, ma credo che noi dobbiamo avere insieme consapevolezza della necessaria fermezza”.

“Il salto di qualità che è avvenuto ci deve preoccupare e ci impone, secondo me,  una risposta all’altezza della situazione, interpretando il sentimento della  città  che  si attende su questo chiarezza di posizione da parte del Consiglio  comunale,  che è l’organismo rappresentativo della nostra città.

Noi  abbiamo  assistito  in  questi  mesi  a  diversi  episodi, che abbiamo condannato: abbiamo assistito a interruzioni del traffico, a occupazioni di immobili, al fatto che al nostro Rettore è stato messo un cartello al collo e  un  bavaglio,  abbiamo assistito al fatto che l’ufficio di un professore universitario  stimato  come  il  professor  Panebianco  sia  stato murato, semplicemente  per  le  sue  idee  e  assistiamo continuamente a una teoria completamente  fuori  dall’ordinamento  democratico, sulla base della quale sarebbe possibile per alcuni ergersi a giudici e decidere chi ha libertà di parola e chi no, voi capite che siamo nel completo delirio.

Il  nostro  ordinamento democratico è nato settanta anni fa, come sappiamo, proprio   per   ribadire   che  le  società  democratiche  prima  di  tutto garantiscono  il  diritto di opinione, la libertà di parola e la libertà di associazione.  Quindi,  non  abbiamo  da  discutere con queste persone, non abbiamo  da  controbattere  i  loro  argomenti,  abbiamo  semplicemente  da stringerci  intorno  alle  Forze  dell’ordine,  lo  ripeto,  che sono fatte oggetto,   semplicemente  perché  si  interpongono  per  evitare  ulteriori scontri,   di  continue  aggressioni  che  questa  volta  però  sono  state organizzate   con  sistematicità  e  anche  con  strumenti  pericolosi”.

“Fermezza nella risposta, fermezza nella condanna, chiara solidarietà e atti conseguenti.  Condivido,  ovviamente,  l’ordine  del  giorno presentato dal Partito  Democratico, ma sicuramente penso che oggi, e a questo vi invito e se  volete  partecipo attivamente alla stesura, occorre un testo dove non è tanto  importante  quello  che  ci  divide, ma è fondamentale quello che ci unisce.  Quindi,  chiedo una disponibilità a un testo dove sia possibile la larga  maggioranza almeno di questo Consiglio per interpretare al meglio il nostro  compito.  Ognuno  di  noi  ha  espresso  in  questi  mesi  opinioni differenti che sono note, ma siamo a un punto in cui non è tanto importante rifare oggi un elenco delle opinioni differenti e dei distinguo che abbiamo avuto su questo tema.

Non è più tempo: è tempo di una ferma condanna e di un indirizzo chiaro che il  Consiglio  comunale  può  dare  a  questa  Giunta. Ho già avuto modo di dichiararlo  e  lo  ribadisco  in questa sede: piena solidarietà alle Forze dell’ordine;  condanna  di questi episodi; accertamenti della Magistratura; verifica  dei  nostri  regolamenti  e  verifica delle convezioni in essere, perché non possiamo tollerare che siano usate sedi del Comune per praticare l’illegalità e la violenza. Questi quattro punti ci dovrebbero unire.

Perché diciamo verifica delle convenzioni? Perché lo dobbiamo verificare in base  alle  segnalazioni  della  Magistratura, in base alle relazioni delle Forze  di polizia, in base alle responsabilità individuali e quindi abbiamo bisogno  di  fare  una istruttoria. L’intenzione nostra è di arrivare a una revoca,  se tutto questo viene accertato, ma occorre che comprendiate, come mi  pare  ci sia la possibilità e chiedo scusa se non sono stato chiaro che la città si aspetta un ordine del giorno unitario.

Credo  che  dovremmo  concentrarci  su  questo  massimo comune denominatore rispetto  al  fatto  di rivendicare io l’avevo detto o avrei fatto in altro modo,  perché,  vi  assicuro, se non facciamo un ordine del giorno unitario oggi,   la  città  non  farà  dei  distinguo.  Questo  noi  dobbiamo  saper interpretare  oggi.  Ci sono quattro ordini del giorno, io credo che ci sia la possibilità di farne uno con la più ampia condivisione possibile.

Così  come  dobbiamo  approvare,  con un automatismo di voto quasi, che non vuol  dire  non  pensarci,  quello cui ci invitava Bugani sulla solidarietà alla deputata minacciata dalla mafia. Credo che su questo non abbiamo molto da aggiungere.

Gli altri ordini del giorno sono altrettanto importanti, penso che ci siano degli  argomenti  da approfondire, ma anche qui non vedo grossi problemi ad arrivare  a  una  condivisione:  parliamo  di  difesa  dell’occupazione, di mantenere  un  rapporto  stretto  tra  Consiglio  metropolitano e Consiglio comunale,  sono  per  me  tutte  ottime  proposte. La prima, però è questa: ognuno  di  noi  rinunci  a  qualcosa dalla sua posizione per una posizione comune che attende la città. Questo è l’invito che veramente faccio a tutti i capigruppo, sapendo che questo oggi si attende da noi la città”.
















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