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Focus su crisi, lavoro, migrazione, carcere per la quarta edizione della Settimana della Salute Mentale

Ottanta eventi, settanta relatori, numerosi appuntamenti di rilievo scientifico nazionale, dibattiti, spettacoli e tanto altro. La quarta edizione di Màt, in programma dal 18 al 24 ottobre, ancora una volta propone un cartellone ricchissimo di iniziative, distribuite su tutto il territorio provinciale, che affrontano da punti di vista decisamente differenti il tema delle conseguenze che la crisi economica determina sulla salute mentale. Un modo per rappresentare, con una modalità innovativa e originale, le attività che istituzioni, servizi e associazioni di utenti e familiari svolgono nel corso dell’anno e riproporre l’idea che la salute mentale è un patrimonio comune da tutelare e promuovere.

L’avvio sabato prossimo, 18 ottobre, con due eventi di elevato spessore scientifico che si terranno presso l’Auditorium della Fondazione Biagi. La mattina, a partire dalle ore 9.30, la cerimonia di apertura con le relazioni di due figure di fama internazionale. Dopo i saluti delle autorità, del direttore generale, Mariella Martini e del Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Fabrizio Starace, dell’Azienda Usl di Modena e dei rappresentanti delle Associazioni dei pazienti e dei loro familiari, si potranno ascoltare le relazioni di Norman Sartorius, presidente dell’associazione internazionale per il miglioramento dei programmi di salute mentale ed Eugenio Borgna, psichiatra, docente e saggista. Sartorius, in particolare focalizzerà la sua relazione sulla “rivoluzione dei pazienti” come antidoto allo stigma, mentre Borgna si soffermerà degli interrogativi cui è chiamata a rispondere la psichiatria del terzo millennio.

Non meno interessante e ricco di spunti di riflessione il convegno “Crisi e Salute Mentale” dedicato agli scenari della crisi: da quello locale, tracciato dalla ricerca condotta da Fondazione Marco Biagi e Dipartimento di Salute Mentale, a quello internazionale, con il caso della Grecia presentato da Lily Peppou dell’Istituto di Psichiatria di Atene. A seguire interventi su connessione tra crisi e servizi di salute mentale, a cura di Francesco Amaddeo, e su politiche attive del lavoro, trattate da Franco Deriu dell’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). La giornata si concluderà con una Tavola Rotonda, moderata dal giornalista de L’espresso Bruno Manfellotto, che metterà in dialogo le istituzioni con i responsabili nazionali per le politiche della salute di CGIL, CISL e UIL.

Màt, iniziativa promossa dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl e sostenuta da Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il patrocinio del Comune di Modena e degli altri Comuni della provincia, ed il coinvolgimento attivo delle Associazioni di Utenti e Familiari – si conferma, quindi per quantità e qualità delle proposte, esser punto di riferimento nazionale nell’ambito della riflessione sul tema della salute mentale.

Màt su internet

Il programma completo delle iniziative è disponibile sul sito www.matmodena.it. Aggiornamenti e commenti in tempo reale su facebook.com/matmodena.it e twitter@matmodena hashtag #mat2014.

 

I PROFILI DI NORMAN SARTORIUS E EUGENIO BORGNA

Norman Sartorius

Psichiatra, docente universitario, è considerato uno degli psichiatri più importanti e influenti della sua generazione. Dal 1967 ha cominciato un’intensa collaborazione con l’OMS, diventando responsabile del gruppo di consulenza Interregionale sulla Epidemiologia dei disturbi mentali. Nel 1977 è stato nominato Direttore della Divisione di Salute Mentale dell’OMS, posizione che ha mantenuto fino al 1993. Tra il 1993 e il1999 è stato Presidente della World Psychiatric Association e tra il 1997 e il 2001 dell’Associazione Psichiatri Europei. Ha svolto la propria attività di docente in numerose Università tra cui Ginevra, Zagabria e Praga, Londra, Pechino Washington, New York e Belgrado.

Eugenio Borgna

Psichiatra, docente, saggista, divulgatore, nato a Borgomanero (NO) nel 1930, è un decano della psichiatrica internazionale. E’ stato libero docente alla “Clinica delle malattie nervose e mentali” dell’Università di Milano ed è primario emerito di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara.  E’ autore di numerosi saggi, nei quali alterna una produzione specialistica a libri più divulgativi. Si è occupato, in particolare, di psicopatologia delle depressioni e delle schizofrenie in numerosi lavori.  Egli stesso spiega sulla rivista Studi di psichiatria come la passione per “la soggettività, per l’interiorità dei pazienti” lo abbia spinto a occuparsi solo di psichiatria, tralasciando il suo interesse iniziale per la neurologia.

 

I principali eventi in programma

Sette giorni di iniziative

Màt partirà sabato 18 ottobre con una giornata dedicata alla crisi, letta come emergenza, ma anche come passaggio obbligato e opportunità.  Il via presso l’Auditorium della Fondazione Marco Biagi, dopo i saluti istituzionali, è affidato a due nomi della psichiatria internazionale: Norman Sartorius, con un intervento sulla “rivoluzione dei pazienti” come antidoto allo stigma, ed Eugenio Borgna  che discuterà degli interrogativi cui è chiamata a rispondere la psichiatria del terzo millennio. Prima parte del pomeriggio dedicata agli scenari della crisi: da quello locale, tracciato dalla ricerca condotta da Fondazione Marco Biagi e Dipartimento di Salute Mentale, a quello internazionale, con il caso della Grecia presentato da Lily Peppou dell’Istituto di Psichiatria di Atene. A seguire interventi su connessione tra crisi e servizi di salute mentale, a cura di Francesco Amaddeo, e su politiche attive del lavoro, trattate da Franco Deriu dell’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori). La giornata si concluderà con una Tavola Rotonda, moderata dal gionalista de L’espresso Bruno Manfellotto, che metterà in dialogo le istituzioni con i responsabili nazionali per le politiche della salute di CGIL, CISL e UIL.

Domenica 19 ottobre dopo la Messa in Duomo, attività ricreative con l’Open Day della Comunità L’Angolo e la presentazione dei laboratori di scrittura autobiografica presso La Fonte. Una domenica da vivere in famiglia con lo spettacolo di burattini “Pollicino” alle ore 17.30 al Teatro dei Segni, e in compagnia, con l’Apericena e i live di Officina del Suono e Tam Tam Group presso La Tenda. La giornata si concluderà al Teatro dei Segni con lo spettacolo interpretato dagli internati dell’OPG di Reggio Emilia. Lunedì 20 ottobre vedrà a Carpi il convegno regionale A.M.A. dove i diversi soggetti dell’Auto Mutuo Aiuto avranno modo di discutere di pratiche e prospettive. Sempre il 20, nel pomeriggio, presso La Tenda, sarà il momento di affrontare un tema delicato e spesso rimosso, quello delle condizioni carcerarie, e nella fattispecie della possibilità o l’impossibilità di cura all’interno degli Istituti penitenziari. Il dibattito “Salute Mentale e Carcere: un ossimoro?” coinvolgerà diversi esponenti del mondo carcerario, delle associazioni, e vedrà la presenza della radicale Rita Bernardini, da sempre attenta a queste tematiche.

Il 21 ottobre è giornata di incontro nazionale per “Le parole ritrovate”, movimento nato per fare incontrare utenti e operatori, familiari e cittadini uniti dal valore del “fareassieme”, dando voce e protagonismo a chi non li ha mai avuti o li ha persi a causa della malattia mentale. Una rete allargata di persone, intelligenze e sentimenti che in questo appuntamento dal titolo “Noi gente pazza ragioniamo con il cuore” affronta i temi della sessualità e della affettività. Mercoledì 22 ottobre vedrà a Vignola un convegno su cibo, benessere fisico e disagio psichico, per tracciare una relazione che metta al centro la cura personale, e a seguire una serie di eventi che coinvolgeranno diversi luoghi della città con il sostegno della Fondazione di Vignola. Giovedì 23 ottobre la giornata si apre presso La Tenda con un convegno sul delicato tema delle Direttive Anticipate di Trattamento, in cui magistrati, avvocati, medici e utenti discuteranno dell’obiettivo di una reale condivisione delle scelte terapeutiche. Con gli interventi di Giuseppe Tibaldi, Angelo Bianchi, Luca Cimino, Francesco Maisto, Roberto Rolli, Rita Rossi e rappresentanti dell’associazionismo di utenti e famigliari. Nella stessa giornata, sempre alla Tenda, la relazione tra Migrazione e Salute Mentale sarà l’occasione per un laboratorio con spazio di confronto tra operatori socio sanitari ed associazioni di cittadini migranti, per costruire collaborazioni finalizzate all’individuazione di strategie di promozione della salute e di accesso ai servizi di Salute Mentale da parte delle popolazioni straniere. Venerdì 24 ottobre, la giornata conclusiva di Màt si apre con un appuntamento sul Lavoro a Maranello presso l’Auditorium Enzo Ferrari.

Il periodo di crisi economica costringe tutti a rivedere i propri metodi, a migliorarsi, a cercare soluzioni più adeguate. Inoltre, la nuova normativa regionale sta cambiando le prassi dei servizi. Durante la mattinata si incontreranno operatori dei servizi alla persona, utenti, famigliari e cittadini, imprenditori, aziende e cooperative sociali sulle problematiche del lavoro in persone con disagio psichico, valutando esperienze concrete nell’ottica di un territorio inclusivo e socialmente responsabile.

 

Gli appuntamenti scientifici

Gli appuntamenti scientifici, con professionisti di livello nazionale e internazionale scandiranno l’intera settimana: lunedì 20 ottobre presso la Fondazione Collegio San Carlo si partirà con il Congresso di NeuroPsichiatria Infantile “I primi 1000 giorni di vita: determinanti precoci della salute mentale” con il patrocinio della Società Italiana di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA). Nel corso della giornata, i contributi dei professionisti che conducono programmi di screening e di follow-up si alterneranno agli interventi delle associazioni di familiari di bambini e adolescenti in carico ai servizi, “utenti esperti” che testimonieranno come gli interventi precoci possano significativamente modificare le condizioni di salute.

Il 22 ottobre presso la Palazzina Pucci si svolgerà il convegno “La psicologia clinica nel SSN: vecchie e nuove risposte”, con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, nel quale saranno illustrati gli elementi innovativi teorici e pratici della psicologia clinica nei diversi contesti del Sistema Sanitario negli ultimi 20 anni, con relazioni sul tema e una Tavola Rotonda che metta insieme le diverse voci.

 

Teatro e Salute Mentale

Ampio spazio al teatro, quello dei laboratori realizzati nei CSM e presso altre strutture riabilitative e quello del progetto regionale “Teatro e Salute Mentale” che porta in diversi Teatri modenesi compagnie da Parma, Reggio Emilia, Fidenza. Il Teatro di Màt continuerà anche dopo la Settimana, con lo spettacolo dell’Associazione Arte e Salute ONLUS, “La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat rappresentati dagli internati dell’ospedale di Charenton sotto la guida del Marchese di Sade” dal 18 al 30 novembre al Teatro delle Passioni, in collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.

 

“Meglio matti che Corti”

Da segnalare il concorso video lanciato da ARCI Modena in collaborazione con Idee in circolo, Nonantola Film Festival, Amici dell’Ozu Film Festival, Corti Vivi – Fondazione Campori, Ucca, Le parole ritrovate nazionali, il Forum Salute Mentale. “Meglio matti che Corti”, riservato a filmati che documentano la Settimana della Salute Mentale, i suoi temi e i suoi protagonisti. Info all’indirizzo:

http://www.arcimodena.org/component/content/article/40-arci-news/1869-qmeglio-matti-che-corti-il-concorso-video-per-raccontare-la-salute-mentale.html sul sito di ARCI Modena. Segreteria del concorso: UFFICIO CINEMA ARCI, via IV Novembre 40/L, 41123 – Modena, tel. 059 2924711.

 

Spazio anche allo sport con il Quadrangolare di Calcio della Salute Mentale “Buttala dentro o sei fuori” a cura di CSM Sassuolo e UISP Modena, il 21 ottobre alle ore 17.00 presso Campo Saliceta San Giuliano. Mentre un Torneo di Pallavolo è previsto il 23 ottobre alle 10.00 a Pavullo, a cura di  CSM e DP Pavullo presso l’Oratorio Don Gemello, Parrocchia di Monteobizzo. Festa di chiusura al Vibra con la “Notte da matti”, con il concerto degli Etnia Supersantos e “l’animattazione” di Radio Liberamente; l’evento è promosso da Circolo Culturale Left – Vibra e Associazione Idee in circolo (Ingresso 5 euro, gratuito fino alla mezzanotte o con braccialetto Vibra o tessera Idee in Circolo, riservato ai soci ARCI).

Il costo della crisi in termini di salute mentale: Il caso di Modena

LA SINTESI DELL’INDAGINE
Chi ha realizzato l’indagine
La ricerca “Il legame tra crisi economica e salute mentale: il caso Modena” è il frutto del lavoro congiunto del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Modena e della Fondazione Marco Biagi dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

La strategia utilizzata nel condurre l’indagine
Questo lavoro usa una strategia multilivello per misurare l’impatto della crisi economica sulla salute mentale: i risultati preliminari mostrano una riduzione dell’indice di salute mentale più accentuata per le donne e suggeriscono un impatto positivo delle politiche attive del mercato del lavoro.

I dati analizzati
Sono quelli relativi a due indagini sulle condizioni socio-economiche delle famiglie di Modena (ICESmo) condotte dal Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche del Dipartimento di Economia Marco Biagi (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia). Una delle due indagini è stata realizzata nel 2006 (ICESmo 2) mentre l’altra nel 2012 (ICESmo 3).
Inoltre, sono stati usati una serie di dati sugli accessi ai Centri di Salute Mentale del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche e sul consumo di farmaci antidepressivi; infine è stato calcolato il rilievo del ricorso alle strutture ospedaliere delle persone seguite per motivi di salute mentale presso il Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, confrontando quelle per le quali sono stati attivati percorsi di formazione/inserimento lavorativo con un gruppo appaiato per diagnosi che non aveva intrapreso tali percorsi.

PREMESSA
La grande recessione ha causato costi tangibili in termini di tagli nell’occupazione e nella riduzione del reddito nei Paesi Europei. L’incertezza derivante dalla perdita del lavoro e l’espandersi di condizioni lavorative precarie sono state già da tempo individuate come determinanti di una
precaria salute mentale.
A livello nazionale, i dati dell’indagine ISTAT 2013 sulle Condizioni di Salute e Accesso ai Servizi Sanitari evidenziano come per gli individui di età superiore ai 14 anni l’indice di salute fisica sia aumentato dal 49,9 del 2005 al 50,7 del 2012; l’indice di salute mentale è invece diminuito
passando dal 49,6 al 48,8 (-0,8). Utilizzando le indagini ICESmo 2 e ICESmo 3 si nota come l’indice di salute fisica nella provincia di Modena sia rimasto stabile, passando dal 48,8 nel 2006 al 48,7 nel 2012; l’indice di salute mentale è invece diminuito più della media italiana (-2,6),
passando dal 48,6 nel 2006 al 45,97 nel 2012.
Restringendo il campione alle persone di età tra i 25 ai 64 anni a Modena e disaggregando per genere, si rileva un peggioramento nella salute mentale in entrambi i sessi: -3,2 per gli uomini e – 2,7 per le donne. L’analisi multivariata mostra che le donne hanno uno svantaggio in termini di salute mentale rispetto alla salute fisica e che il livello di istruzione gioca un ruolo decisivo per la salute fisica femminile, mentre non ha effetti su quella maschile.

Inoltre, essere disoccupato da meno di un anno ha un effetto statisticamente significativo e negativo per gli uomini, riducendo la loro salute mentale del 19%, mentre la disoccupazione di lungo periodo ha un effetto negativo dell’11%, soprattutto sulle donne. Infine, il risiedere in un’area della provincia di Modena che è stata colpita dal terremoto diminuisce del 5% la salute mentale sia nelle donne che negli uomini, mentre la salute fisica solo nelle donne è nella misura del 4%.
La diminuzione dello stato di salute mentale rilevato con le indagini ICESmo 2 e ICESmo 3 trova conferma dall’analisi dei dati amministrativi sull’incidenza delle persone in contatto presso i Centri di Salute Mentale dell’AUSL di Modena. Dal 2006 al 2012, sebbene le donne risultino essere in entrambi gli anni più frequenti (includendo sia i primi contatti che quelle in trattamento), la variazione è stata più alta per gli uomini, soprattutto considerando i primi contatti. Infatti, i primi contatti per gli uomini sono aumentati del 25% mentre quelli delle donne del 13%. Se si considerano le persone in trattamento continuativo presso i Centri di Salute Mentale, la percentuale è aumentata del 28% per gli uomini e del 22% per le donne.

GLI EFFETTI DELLE POLITICHE DEL LAVORO
E’ stata infine condotta un’analisi sugli effetti che politiche attive del lavoro possono avere su persone che hanno presentato disturbi psichiatrici e non dispongano di una collocazione lavorativa. Lo studio ha evidenziato che una politica attiva indirizzata a migliorare l’inclusione lavorativa delle persone in trattamento presso i CSM ha un effetto positivo sul benessere individuale e riduce il ricorso all’assistenza psichiatrica ospedaliera. Nella provincia di Modena circa 600 persone con problemi di salute mentale sono stati inclusi in politiche attive del lavoro (orientamento, formazione ed inserimento in contesti di lavoro) nell’anno 2012. Queste persone hanno mostrato una diminuzione dei ricoveri (0,15 nell’anno considerato contro 0,17 di coloro che – pur avendo analoghe caratteristiche cliniche – non hanno avviato percorsi di inserimento lavorativo) e della durata media di degenza (11,9 giorni contro 13,7).

Se tuttavia l’analisi viene ristretta alle persone con diagnosi di psicosi, i risultati sono molto più marcati: la diminuzione dei ricoveri è del 50% (0,11 contro 0,22) e la riduzione della degenza media è del 35% (9,5 giorni contro 15,3).
CONCLUSIONI
In conclusione, la ricerca conferma l’effetto negativo che la recessione economica ha sulle condizioni di benessere psicologico delle persone. In provincia di Modena tale effetto risulta più accentuato che a livello nazionale: una possibile interpretazione di questo dato è costituita dall’effetto addizionale degli eventi sismici che nel 2012 hanno colpito l’area modenese. D’altro canto, viene dimostrata – per la prima volta in Italia – l’efficacia dei programmi di inclusione in politiche attive del lavoro anche nelle persone con disturbi psichiatrici gravi, persone che altrimenti graverebbero esclusivamente sul sistema assistenziale. Questi risultati segnalano ai policy makers una maggiore attenzione verso la manutenzione e l’incremento delle reti di sostegno per la salute mentale delle persone nei periodi di crisi e confermano l’utilità di ampliare l’accesso ai programmi di inserimento lavorativo per le persone con disagio psichico.

 
















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