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Truffavano aziende agricole della provincia. Associazione a delinquere sgominata dai carabineri di Maranello

merce-recuperataI carabinieri di Maranello, a conclusione di un’articolata e lunga indagine, nella giornata di ieri hanno denunciato cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe e ricettazione. L’indagine trae origine dall’arresto, avvenuto lo scorso 13 settembre, quando D.A.,65enne, veniva sorpreso in flagranza dai militari mentre tentava di pagare generi alimentari per migliaia di euro, mediante un assegno provento di furto.

Nella circostanza l’imprenditore insospettito dal comportamento anomalo dell’uomo, che contrariamente a quanto pattuito telefonicamente, non si era presentato e aveva mandato un suo amico che si era presentato con un assegno già compilato, aveva chiamato un pattuglia dei carabinieri che immediatamente accertavano la falsità dell’assegno procedendo così all’arresto. Le successive indagini dei militari della locale stazione, hanno permesso di stabilire che l’uomo faceva parte di una vera e propria associazione per delinquere dedita alla commissione di truffe.

I cinque, avevano ideato un perfetto meccanismo: dapprima avveniva il contatto, ad opera di uno dei cinque, sempre il medesimo che, spacciandosi per un ristoratore, fissava tramite telefono un appuntamento con la potenziale vittima, facendo grossi ordinativi di generi alimentari per cifre molto consistenti. All’appuntamento, al quale non si presentava causa asseriti problemi, inviava, a turno, uno dei rimanenti quattro “soci” per il ritiro della merce ed il saldo. In tutte le occasioni i commercianti si trovavano davanti un soggetto diverso da chi aveva fatto l’ordinazione che gli presentava un assegno in luogo del denaro pattuito. A quel punto, con tutti quei generi alimentari già pronti, difficili da piazzare in breve tempo, al commerciante, sebbene non contento, non rimaneva altro che accettare, salvo poi scoprire che lo stesso titolo era stato contraffatto ed era anche oggetto di furto.

Oltre venti le aziende agricole truffate, fra i mesi di maggio e settembre scorsi, in particolare vari agriturismi della provincia di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena, con bottino stimato per oltre 20.000 euro.

Le perquisizioni domiciliari operate dai militari hanno eprmesso di rinvenire e sequestrare complessivamente 10 assegni bancari di illecita provenienza, materiale utilizzato per la contraffazione dei titoli, nonché parte dei prodotti alimentari illecitamente acquistati, quali salumi, aceto balsamico e parmigiano reggiano, tutti alimenti di pregio della gastronomia locale, per un ammontare complessivo di euro 5.000 circa.

I denunciati sono G.A., 55enne, D.A., 65enne, C.S.,40enne, P.O., 50enne, tutti italiani, e B.R.M.., 40 enne, ungherese.

 

 
















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