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World Championships National Teams Open. La giovane Italia fa l’Italia e si riprende il podio

Untitled-743Montpellier – L’Italia torna ad essere presente in modo continuo anche con la rinnovata formazione. Il team azzurro rinnovato per 3/4  ritrova la continuità a podio. L’Italia riprende a fare l’Italia insomma. Se la seconda giornata dei campionati del mondo vedono un rialzo delle azioni francesi e azzurre, e non risultano pervenuti gli australiani. Noi vogliamo sul podio i modenesi.

I 100 manichino con pinne chiamavano Martina Mazzi, la finale ha potuto solo guardarla.

Il dito ricucito e tenuto protetto fino all’ultimo dal tutore l’ha forse fatta penare quel tanto che basta nelle prese per restare fuori dalla finale e prima delle escluse per  soli 7 centesimo.

Nella sua gara accesso alla finale e sfida sul filo del w.r. tra le prime 5 in classifica con Magali Rousseau che sbriciola  una volta ancora il proprio record ma con Giulia Fiorani che le tiene testa fino ai 70m e vince la medaglia d’argento. Nona appunto Martina con 56.78.

L’esperto Simone Procaccia aveva già stabilito le gerarchie al mattino e vince  il primo titolo individuale azzurro precedendo il tedesco Hassemeier  e l’azzurro Andrea Piroddi che partiva in corsia laterale.

I 200 superlifesaver vedono in acqua le vere top swimmer del torneo con la sola Meschiari a difendere dalla corsia laterale  i colori azzurri.  Natasha Hind e Magaly Rousseau danno vita ad un duello che alla piastra danno un altro w.r. e i 3° titolo mondiale per la transalpina che ha la meglio sulla neozelandese. Terza ad un paio di secondi l’altra francese Favre con la nostra Silvia Meschiari 4. in 2’30.90 che a sua volta ha preceduto l’aussie Bell già detentrice del record e campionessa del mondo.

La medesima specialità vede Daniele Sanna e Federico Pinotti in finale. I due si giocano il jolly al passaggio dei 100 metri in ogni caso dietro a Marcel Hassemeier, già detentore del titolo.

Vince il tedesco migliorando il precedente record del mondo  fissato in 2’05.66, ed emerge negli ultimi metri il francese Villaceca che mette in riga Sanna, in ogni caso bronzo, e di conseguenza  Pinotti di nuovo al 4° posto. Per gli azzurri si parla oramai di un bosco, non solo di legno.

La giornata oltre al bronzo di Sanna registra nei 50 manichino i bronzi di  Andrea Bono e Cristina Leanza che ha preceduto Alice Marzella legno in 36.70.

La staffetta 4×50 mista in chiusura che aveva chiamato a ruolo di protagoniste il nuovo quartetto azzurro dopo il record stabilito in qualifica al mattino, Pidello Leanza Fiorani e Marzella hanno subito la schiacciante superiorità  della formazione di casa che stabilisce il nuovo w.r..

Stessa storia anche per il settore maschile? Purtroppo si. Quasi. I Francesi si trasformano e producono un 1’27.04 prestazione devastante che non consente agli azzurri Bono Piroddi Gilardi e Procaccia pur autori di 1’27.83 di confermare la miglior posizione del mattino. Terza per qualche centesimo la Germania.

E adesso tutti alla La Grand Motte. Prove in mare e bagnasciuga che negli scorsi giorni è stato  investito dal maltempo. Staremo a vedere i progressi dell’Italia.
















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