Tra ieri sera e questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Modena hanno svolto una serie di servizi straordinari per il contrasto ai furti ed ai reati predatori. In particolare, nelle prime ore del mattino, perlustrando la via Emilia Ovest del capoluogo (all’altezza del primo tratto), i Carabinieri del Radiomobile hanno sventato in flagranza un furto in abitazione. Il responsabile – identificato nel 30enne marocchino, irregolare e pregiudicato A.K. – è stato tratto in arresto in flagranza di reato con l’accusa di tentato furto in abitazione e resistenza a pubblici ufficiali. I militari dell’Arma lo hanno sorpreso proprio all’atto in cui, arrampicato su un pensilina, tentava di introdursi in un’abitazione al primo piano, forzandone la finestra della camera da letto. Una volta scoperto l’uomo ha inutilmente tentato di fuggire a piedi e, sulla via di fuga, opposto resistenza lanciando degli oggetti contro i militari. Nessuno è rimasto ferito e l’uomo, una volta raggiunto e dichiarato in stato d’arresto, è stato associato al carcere Sant’Anna di Modena, a disposizione della locale Procura della Repubblica.
Nella serata di ieri, perlustrando il territorio di Spilamberto, i militari della locale Stazione hanno localizzato e tratto in arresto il 57enne italiano I.E.L: noto pregiudicato modenese, attualmente sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, con a carico numerosi reati contro il patrimonio, con particolare riferimento a furti e rapine. Dopo averlo notato in via Settecani a bordo di un Fiat Doblò, i Carabinieri di Spilamberto hanno iniziato a pedinarlo e contestualmente accertato che il veicolo da lui condotto era provento di furto. Il veicolo, di proprietà di una ditta di ristorazione di Modena, era stato infatti rubato lo scorso 25 agosto in località Baggiovara. A questo punto è scattato il fermo e la perquisizione sul posto, che ha consentito di accertare che l’uomo era munito di un piede di porco ed altri strumenti di effrazione. Dalla circostanza e considerato il profilo criminale dell’interessato, non può escludersi che lo si apprestasse a compiere un colpo ovvero che fosse alla ricerca da un obbiettivo da colpire. Per lui è scattato l’arresto con l’accusa di ricettazione (del veicolo provento di furto), porto di strumenti da scasso e guida senza patente (già ritiratagli in virtù della libertà vigilata). Questa mattina, in sede di processo per direttissima, il Tribunale di Modena ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che ne ha implicato l’associazione alla locale casa circondariale.
