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Il Presidente Lapam Munari: “Contro i ‘falsi’, la Ue approvi le norme su ‘made in’”

Erio-Luigi-Munari-Lapam“La ‘madre’ di tutte le battaglie contro i ‘falsi’ va condotta dall’Unione europea. Per combattere la contraffazione il Consiglio europeo deve varare definitivamente le norme sul ‘made in’ già approvate dal Parlamento Ue lo scorso 15 aprile. Reggio Emilia, tra l’altro, soffre particolarmente dell’assenza di queste regole perché ha tanti prodotti che vengono disinvoltamente contraffatti in tutto il pianeta”.
Il Presidente di Lapam Confartigianato Erio Luigi Munari interviene sulla campagna anti-contraffazione lanciata dal ministero dell’Interno, sottolineando la necessità di affrontare il problema alla radice con l’obbligo di indicare l’origine dei prodotti e garantirne la piena tracciabilità, come previsto dalla proposta di Regolamento sulla sicurezza dei prodotti che i Governi Europei dovranno approvare nei prossimi mesi.
“Le norme sul ‘made in’ – sostiene Munari – consentiranno di difendere il diritto dei consumatori a una corretta informazione sull’origine dei beni acquistati, combattere il fenomeno della contraffazione, valorizzare il patrimonio manifatturiero italiano rappresentato da 600mila imprese in Italia e da diverse migliaia nel nostro territorio. Migliaia di imprese che, nonostante la crisi, continuano a lavorare a Reggio Emilia e a portare occupazione e ricchezza sul territorio”.
“Lapam Confartigianato – aggiunge Munari – si batte da sempre per una chiara e inequivocabile identificazione dell’origine dei prodotti e delle lavorazioni, perché il mondo cerca il Made in Italy e i consumatori sono disposti a pagare un premium price pur di avere un prodotto fatto in Italia, a regola d’arte, e i prodotti reggiani sono senza dubbio tra i più ricercati e pregiati”.
“Confidiamo – conclude il Presidente di Lapam Confartigianato – che il Governo Ue a Presidenza italiana si impegni per completare rapidamente l’iter dell’approvazione definitiva. Il Governo Renzi ha nelle proprie mani la responsabilità di difendere e valorizzare il ‘modello Italia’. Ci auguriamo che finalmente, dopo anni di battaglie, la difesa del ‘made in’ possa trovare piena attuazione. L’Italia, insieme con la Germania è, tra i G20, il Paese europeo con il maggiore valore aggiunto manifatturiero al mondo, insieme a Cina, Corea del Sud e Giappone. Questo nostro record è per molta parte merito del nostro territorio reggiano e regionale e va difeso senza esitazioni”.
















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