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Sportelli sociali formiginesi: i dati del primo semestre 2014

Simona-SarracinoAmmonta a 4.214 il numero degli accessi agli sportelli dei servizi sociali del Comune di Formigine nel primo semestre del 2014, un numero superiore allo stesso periodo del 2013 quando furono 3.552. I problemi dovuti alla crisi economica assieme a quello della casa rimangono i motivi principali delle richieste degli utenti che si rivolgono agli operatori.
Aumentano a 580 le richieste pervenute all’Ufficio Casa rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso quando furono 404, mentre resta invariato il numero degli accessi allo sportello dedicato del Fondo Straordinario di Solidarietà. Sono aumentati i contributi economici straordinari erogati a sostegno del disagio abitativo (+18 richieste) e ai beneficiari del Fondo Affitti Straordinario (+13), che confermano la priorità del disagio abitativo (accumulo morosità, sfratti esecutivi, distacco utenze, ecc.), sempre come prima conseguenza della drastica riduzione o assenza di redditi da lavoro.
E’ rimasto molto alto anche il numero di utenti in carico (una media di circa 100 casi per ogni assistente sociale). Il disagio tende ad aggravarsi pesantemente, soprattutto nei confronti di soggetti già fragili (disabili, giovani, adulti) che non sono inseriti in percorsi di lavoro o di formazione. Si acuisce, pertanto, la difficoltà di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e diventa sempre più problematica soprattutto per i ragazzi neo-maggiorenni, con bassa scolarizzazione e/o nessuna esperienza lavorativa, la cui condizione di esclusione si autoalimenta rischiando di degenerare in un disagio cronico.
Questi numeri testimoniano dunque che gli effetti della crisi economica continuano a farsi sentire e in molti casi a cronicizzare situazioni di forte sofferenza e il Comune può solo rafforzare la rete sociale per tentare di dare soddisfazione ai bisogni primari ed ai diritti fondamentali delle persone, attraverso la promozione dello sviluppo della comunità in tutte le sue forme.
“Soprattutto in questo periodo storico, le politiche sociali sono una priorità dell’Amministrazione perché la crisi attuale è economica ma anche culturale e ci sollecita a ridare valore alle relazioni, al tempo, alla solidarietà e alla sobrietà – spiega l’Assessore ai Servizi sociali e familiari Simona Sarracino – oggi, di fronte alla complessità dei temi e dei problemi posti dalla realtà socio-economica, è necessario mettere in campo forme di interazione tra i soggetti istituzionali e quelli del mondo economico, sociale, culturale ed associativo locale. Siamo impegnati a tutto tondo a cercare di dare risposte professionali con i nostri operatori, in particolare nell’ambito di progetti di aiuto personalizzati per rendere possibilmente autonomi i cittadini richiedenti”.
















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