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I risultati dei controllati nei locali fioranesi con videopoker, per quanto di competenza del Comune

videopokerNelle scorse settimane la Polizia Municipale di Fiorano Modenese ha controllato in tutti gli esercizi pubblici, tabaccherie e ristoranti, la presenza di videopoker e la loro installazione secondo le norme previste. Sulle 82 attività visitate, 49 non hanno videopoker; per 22 sono stati elevati verbali per situazioni irregolari riscontrate.
I controlli hanno riguardato gli aspetti di competenza comunale, contenuti nel ‘Regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale biliardo, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse’.
“Abbiamo voluto fare un censimento aggiornato e reale della presenza di videopoker nel nostro territorio comunale – spiega l’assessore alla sicurezza e polizia municipale Davide Pellati – perché manterremo sotto stretta osservazione questo settore che rischia di offrire alla criminalità organizzata la possibilità di ulteriori guadagni o di aprire attività per il riciclaggio di denaro e, in ogni caso, sta contribuendo a incentivare la dipendenza dal gioco d’azzardo, portando famiglie sul lastrico. Il Consiglio Comunale e la Giunta hanno già più volte, in passato, espresso la loro decisa volontà di disincentivare e contrastare la diffusione del gioco d’azzardo”.
Davide-Pellati“Il fatto che più della metà delle attività non abbia videopoker – aggiunge Pellati – smentisce che siano necessarie alla sopravvivenza degli esercizi. Anzi, in futuro, quando su questo tema si acquisirà la dovuta consapevolezza e attenzione, diventeranno un elemento quasi dequalificante. Da parte nostra cercheremo di incidere con politiche premianti per chi non si dota di tali apparecchi”.
Questa materia è stata oggetto di una delibera di Consiglio Comunale (8/2013) e una delibera di Giunta (10/2013), con cui era stata formalizzata l’adesione al manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo, nel quale si chiedeva fra l’altro che fosse consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili e fosse richiesto ai Comuni e alle autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. Era stata anche aperta la raccolta di firme per la richiesta di una legge di iniziativa popolare contro il gioco d’azzardo.
















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