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Riapre, dal 26 luglio 2014, la cripta di Roccapelago con visite guidate

Mummie-Roccapelago3Il cerchio di pietre pareva proteggerli come il grembo di una madre. E in effetti una donna di circa 30 anni, con due neonati appoggiati sul ventre, era al centro di questo fiore di morti, i cui petali erano i corpi di almeno 70 bambini. La ricostruzione in diretta dell’incredibile sepoltura di infanti rinvenuta nel 2011 nella cripta della Chiesa di Roccapelago non è che una delle tante interessanti iniziative gratuite che a partire dal 26 luglio coinvolgeranno adulti, bambini e villeggianti tra Pievepelago e dintorni in attesa dell’inaugurazione del Museo delle Mummie di Roccapelago prevista per sabato 18 ottobre 2014.

Dal 28 luglio al 1 agosto (orari 10.30-12.30 e 16-19), l’antropologa Vania Milani (Conservatrice del Museo delle Mummie) ricostruirà sotto gli occhi del pubblico la suggestiva sepoltura di bambini rinvenuta tre anni fa, al tempo degli scavi. Si tratta di un’emozionante tomba di forma circolare, delimitata da pietre, al cui centro era una donna di circa trent’anni che aveva sul grembo due neonati con i propri vestitini. Tutt’intorno, come una corolla, erano deposti almeno 70 bambini. La sepoltura sarà ricostruita in modo filologico sulla base delle foto di scavo, dando modo al pubblico di apprezzare sia le complesse fasi della ricostruzione che le dinamiche di un’indagine archeologica.

L’8, 17, 21 e 28 agosto (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19) l’archeologo Donato Labate e gli antropologi Vania Milani e Mirko Traversari condurranno una serie di visite guidate gratuite che approfondiranno la storia delle mummie, del territorio e dell’ambiente che le accoglie. A richiesta (info 339 2395308) sarà possibile effettuare attività didattiche per gruppi di almeno 5 bambini.

Il 13 settembre, dalle ore 16, la storica del tessuto Thessy Schoenholzer Nicols terrà un incontro sul tema “L’importanza dell’ago”.

Inoltre, prima dell’inaugurazione del Museo delle Mummie, cittadini e turisti sono invitati a partecipare a una sorta di censimento/intervista su “La comunità, i suoi vestiti e le sue radici” che aiuterà a capire l’importanza della cultura materiale nella trasmissione orale e nella narrazione.

Per cinque giornate (il 16 agosto, dalle 14 alle 18, nel Parco di Roccapelago, il 6 settembre, dalle 14 alle 18, e il 7 settembre dalle 10 alle 13, nello stand allestito in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago, il 20 settembre, dalle 14 alle 18 in Piazza Gimorri a San’Anna Pelago e il 19 ottobre, dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17, in Piazza Vittorio Veneto a Pievepelago) chi lo desidera potrà condividere ricordi o storie legate a un oggetto del passato che ha fatto parte della vita della propria famiglia: tessuti, vesti, abbigliamento intimo, accessori e vezzi di un tempo, oggetti di uso personale o oggetti di uso devozionale, foto, diari, racconti e documenti. L’antropologa Vania Milani, la storica del tessuto Thessy Schoenholzer Nicols e la restauratrice Ivana Micheletti trascriveranno le storie dei partecipanti, fotografando i materiali portati dal pubblico e rilasciando un certificato di partecipazione. I racconti serviranno ad ampliare e ricostruire la storia della comunità delle mummie fino a tempi più vicini agli odierni e i dati raccolti confluiranno in una mostra che avrà come protagonista la comunità stessa.

 
















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