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Regionali, Lucia Bursi “Quale idea di nuova Regione abbiamo?”

Direzione-PD-su-regionaliMolti aspetti non sono ancora chiari (quando e come si voterà ad esempio) ma il dibattito dentro al partito modenese è stato aperto, ufficialmente, nella serata di lunedì 21 luglio, nel corso della Direzione provinciale del Pd. “Mentre la segreteria e la Direzione regionale – ha spiegato il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi – stanno lavorando sul percorso che porterà alla scelta del candidato presidente, nonostante i tempi stretti imposti dalle elezioni anticipate, dobbiamo, innanzitutto, confrontarci su quale idea di Regione vogliamo realizzare per i prossimi cinque anni. L’Emilia-Romagna ha necessità di un cambiamento, ma quale tipo di cambiamento è ancora tutto da scrivere. Su certi aspetti abbiamo standard di livello europeo e lì, forse, non dovremo cambiare molto, su altri, invece, dobbiamo recuperare competitività. Penso alla cancellazione delle Province e la conseguente necessità di trovare altri tavoli di concertazione sovra-comunali, penso alla mobilità che si intreccia con i temi della sostenibilità ambientale, penso alle indicazioni che ci arrivano dalle Direttive europee”. Su queste tematiche il Pd aveva già previsto un approfondimento programmatico per il mese di settembre, si punterà ad anticipare la costruzione di tavoli programmatici regionali già nel mese di agosto. Su di un dato, comunque, c’è stata la massima condivisione: il Pd deve essere orgoglioso di dirigenti come Errani che, nonostante la condanna in secondo grado per falso ideologico non lo richiedesse assolutamente, ha deciso di dare le dimissioni per mettere al riparo da ogni possibile contestazione l’Istituzione che ha rappresentato.“Ci troviamo di fronte a una campagna elettorale che si prospetta difficile, per i tempi molto stretti e per il modo in cui i temi della giustizia si intrecciano a quelli della politica – ha confermato Lucia Bursi – Questo mi preoccupa, è anche per questo che ho già detto che se ci saranno le condizioni le primarie vanno fatte, ma non sarebbe neppure uno scandalo non farle se ci dovesse trovare di fronte a una candidatura unitaria e condivisa. Nel frattempo dobbiamo anche confrontarci su quelli che sono i criteri per la costruzione della squadra di candidati che rappresenteranno Modena in Regione. Ad esempio i temi del cambiamento, ma anche quelli della continuità, le competenze, la rappresentanza dei territori e quella di genere. Insomma da oggi si apre una riflessione nel partito su tutti questi aspetti”.
















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