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Pizzolla (Fiom/Cgil Modena) su elezioni Rsu aziende metalmeccaniche modenesi

Cesare-PizzollaLa Fim/Cisl, oltre a firmare contratti di lavoro come quello del Gruppo Fiat che non rispondono a esigenze salariali e normative dei lavoratori, prova anche a mistificare la realtà.
A cosa mi riferisco? Al voto sulle Rsu nelle aziende metalmeccaniche modenesi a cui si applica il contratto Federmeccanica, voto che si è svolto in queste settimane, in merito al quale la Fim/Cisl dichiara di accrescere il proprio consenso, come si evince dal comunicato stampa diramato ieri e riportato in alcune testate locali.
La realtà invece, come si può vedere nella tabella allegata dove si riportati i voti azienda per azienda dei verbali di elezione delle Rsu, è ben diversa.
Sono state rinnovate sinora 46 Rsu (rappresentanze sindacali unitarie), in cui hanno votato oltre 3.000 dipendenti, e il consenso riportato dalla Fim/Cisl è pari al 7% dei voti validi. La Uilm ha riportato il 3% dei voti, il Fismic il 3% e la Fiom/Cgil l’87%.
In termini di delegati eletti, la Fiom ne elegge 140, la Fim 11, la Uilm 4, il Fismic 2 !
Di queste 46 aziende, in ben 36, la Fim/Cisl non è riuscita neanche a trovare un candidato fra i lavoratori da presentare alle elezioni.
Chiedo al segretario provinciale Claudio Mattiello se avere il 7% di rappresentanza significa un successo per la Fim/Cisl ? E’ falso parlare di un avanzamento di consenso fra i lavoratori prendendo a riferimento un piccolo campione di aziende (5-6 in tutto), e non la totalità dei rinnovi Rsu che si svolgendo.
Se la Fim/Cisl vanta un avanzamento in poche imprese metalmeccaniche, dovrebbe spiegare perché è invece totalmente scomparsa come rappresentanza in realtà significative come la Bosch RexRoth Oil di Nonantola e la Rossi Motoriduttori, mentre all’Angelo Po Cucine di Carpi registra una rappresentanza residuale al 14%, alla Motovario di Formigine la rappresentanza Fim è al 20% (superata anche dal Fismic), alla TMM di Finale Emilia è al 20%, alla Titan di Finale Emilia è al 25%, solo per fare gli esempi più eclatanti
E’ bene precisare che nella tabella allegata non compaiono i voti di Smaltiflex, Frama Log e Forghieri citati da Fim/Cisl in quanto non ancora registrati, ma essendo aziende di piccola entità non modificano le percentuali di rappresentanza complessive; così come non compaiono ancora i dati di altre Rsu ancora in fase di rinnovo in questi giorni.

Invece che millantare aumento di consenso, sarebbe opportuno riflettere sulla crisi di rappresentanza, che certamente sta coinvolgendo tutte le organizzazioni sindacali, e in modo particolare la Fim/Cisl a Modena.
L’unica cosa vera nella dichiarazione Fim/Cisl è che i risultati delle elezioni delle Rsu sono frutto del lavoro delle organizzazioni sindacali, e questo è vero sia per valutare il 7% di consenso della Fim che l’87% della Fiom.
A mio avviso il basso consenso della Fim/Cisl rispecchia l’azione sindacale della Fim/Cisl che è più attenta a dialogare solo con le imprese, che ad ascoltare le ragioni e i bisogni dei lavoratori, sottraendosi anche al confronto con le organizzazioni sindacali che la pensano diversamente.
Per un sindacato è fondamentale partire dall’ascolto dei lavoratori e da momenti di confronto unitari attraverso le assemblee sindacali da svolgere insieme nei luoghi di lavoro.
La Fiom ha più volte promosso in questi mesi iniziative e momenti di confronto unitari, ai quali però, soprattutto nel gruppo Fiat, le altre organizzazioni sindacali si sono sottratte.
Questa disponibilità della Fiom è confermata anche dalla convocazione dell’incontro di domani con il sindaco di Modena Muzzarelli sulle preoccupazioni sul futuro della Maserati nella nostra città. Incontro che, fortemente voluto dalla sola Fiom, è stato allargato (senza obiezioni da parte della Fiom) anche alle altre sigle sindacali.

tabella-elezioni-rsu

(Cesare Pizzolla, segretario Fiom/Cgil Modena)
















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