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Tper sullo sciopero dei lavoratori della divisione Sosta

In merito allo sciopero dei lavoratori della divisione Sosta di Tper dichiarato dai sindacati “per rispondere alla minaccia aziendale di flessibilizzazione selvaggia dei turni e degli orari di lavoro degli accertatori della sosta”, l’Azienda ritiene utile puntualizzare alcuni aspetti:

–  Quanto al tema delle ferie, Tper ha semplicemente applicato i principi di legge che prevedono la concessione di un periodo di due settimane, provvedendo a ridurre i periodi più lunghi che erano stati richiesti (in alcuni casi anche pari ad un intero mese), posticipando il godimento delle ferie nei casi in cui avrebbero comportato riduzioni del servizio al di sotto dei livelli minimi da garantire e non accogliendo le richieste pervenute oltre i termini massimi stabiliti, anche in considerazione del tasso di assenza che, in questa divisione, si riscontra più elevato che in altri settori aziendali;

–   Sul nuovo turno notturno di accertamento della sosta, l’Azienda ha proposto, per una quota equivalente a meno dell’1% per cento del servizio, un’estensione dei limiti contrattuali di orario da mezzanotte all’una e trenta, cercando di individuare altissimi standard di sicurezza (composizione di squadre di tre agenti, dotati di autovettura, collegati con una centrale operativa e supportati da una pattuglia della vigilanza pronta ad intervenire);

Tale proposta è stata rigettata dai rappresentanti dei lavoratori in sede di trattativa, nonostante la recente sottoscrizione di un testo tra lo stesso sindacato, il Comune di Bologna e Tper che impegnava le parti, nell’ambito di un’intesa più complessiva comprendente anche contenuti assai avanzati di internalizzazione di attività oggi in appalto, a favorire la presa in carico da parte dell’Azienda del cosiddetto “accertamento esteso” di cui le attività serali fanno parte;

–   Sempre nell’ambito di tale estensione di attività si è discussa la disponibilità del personale a guidare un’auto di servizio aziendale per lo svolgimento del servizio Scout, altro punto sul quale si è registrata la contrarietà della controparte sindacale e dei lavoratori coinvolti.

In tutta questa vicenda negoziale, sviluppatasi attraverso ben cinque sessioni di discussione, l’Azienda ha cercato di avanzare proposte e di individuare ogni mediazione possibile, intendendo privilegiare, per le nuove attività, l’utilizzo di personale volontario e proponendo anche, seppur contenute, forme di incentivazione economica.

Tutto ciò per chiarire come, nel solco di corrette relazioni industriali, Tper abbia ricercato soluzioni ispirate alla ragionevolezza e al rispetto del confronto, a cui, le sigle sindacali hanno preferito le azioni di lotta intraprese in questi giorni.

 

 
















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