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Nuovo arretramento per l’industria delle costruzioni in Emilia Romagna

edilizia_10La crisi resta diffusa. E’ negativo in Emilia-Romagna l’inizio 2014 per l’industria delle costruzioni. Il peso della crisi e l’indisponibilità del credito prevalgono rispetto all’effetto delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e dei lavori di ricostruzione post sisma. Queste indicazioni emergono dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Unioncamere.
Il volume d’affari a prezzi correnti è sceso del 4,1 per cento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La recessione si attenua leggermente rispetto al trimestre precedente (-5,1 per cento).
Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, quasi il 34 per cento delle imprese segnala una diminuzione del volume d’affari, che è aumentato solo per circa il 4 per cento delle intervistate. Il saldo negativo (-30 punti percentuali) è però meno pesante rispetto a un anno fa (-41 punti).
Lavoro e ammortizzatori sociali Nei primi tre mesi del 2014 le ore di cassa integrazione autorizzate, quasi tre milioni, sono aumentate del 21,2 per cento. Gli interventi in deroga aumentanto dell’86,2 per cento.
Il Registro delle imprese A fine marzo 2014 le imprese attive nelle costruzioni erano 70.461 unità, 1.608 in meno rispetto ad un anno prima(-2,2 per cento). La riduzione è più ampia tra le imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati (-871 unità, -1,7 per cento) e più rapida per quelle attive nella costruzione di edifici (-3,8 per cento, -726 unità).
La diminuzione è stata provocata dalle imprese individuali (-2,6 per cento) e dalle società di persone (-2,7 per cento). È molto pesante la flessione per il piccolo gruppo delle “altre società”, i consorzi e le cooperative (-5,3 per cento), mentre le società di capitali restano pressocché invariate (-0,1 per cento).

congiuntura-costruzioni
















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