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L’ambasciatore del Brasile in visita a Modena, poi a Montese

L’ambasciatore del Brasile in Italia Ricardo Neiva Tavares è in visita a Modena giovedì 24 aprile, dove incontra il sindaco Giorgio Pighi e una rappresentanza delle imprese localI interessate al mercato brasiliano, mentre venerdì 25 aprile sarà a Montese in occasione del 69° anniversario della Liberazione del paese e di quell’area dell’Appennino alla quale contribuì una brigata di soldati brasiliani delle forze alleate che hanno combattuto tra il 1944 e il 1945 sulla Linea Gotica.
All’incontro del diplomatico con il sindaco Pighi interverranno anche i rappresentanti dell’associazione Modena Terzo Mondo, Luca Mucci e Andrea di Paolo, così come il presidente di Modena solidarietà dell’Uisp Paolo Belluzzi che sono tra i promotori di decine iniziative di cooperazione internazionale in Brasile, a molte delle quali collaborano diversi enti locali modenesi. Tra queste anche il centro intitolato a don Arrigo Beccari a Itapirapuà, il progetto “Massimo Ronchetti” contro lo sfruttamento dei minori a Fortaleza, le iniziative Fame zero e Sete zero promosse in diverse aree del Paese.
Durante l’incontro con il sindaco Pighi è prevista anche la testimonianza di Romana Leonelli, 76 enne, che nel 1944 abitava con la famiglia a Samone e accolse come liberatori dal nazifascismo i soldati brasiliani. Una vicenda che oggi è ricordata nel museo di Contese.
L’incontro dell’ambasciatore con gli imprenditori, dedicato alle “Opportunità economiche di lavoro e investimento in Brasile”, si svolge alle 16.30 alla Camera di commercio. Sono già diverse le aziende impegnate nell’area. Tra queste anche la Golinelli di Formigine che, attraverso l’agenzia di comunicazione Dmp Golinelli design di Rio, sta lavorando alla segnaletica dello stadio Maracanà dove in luglio si svolgerà la finale dei Mondiali di calcio.

 

IL 25 APRILE A MONTESE PER LA LIBERAZIONE
L’ambasciatore partecipa alle celebrazioni in Appennino dove 69 anni fa, sulla Linea Gotica, i soldati dell’esercito carioca combatterono contro i nazifascisti
Verso le 15 del 14 aprile 1945, dopo mesi di cannoneggiamenti e scontri a fuoco diurni e notturni, i primi soldati delle forze alleate che entrarono come liberatori a Montese indossavano le divise dell’esercito brasiliano ed erano al comando del tenente Nunez De Oliveira. Agli uomini della Feb, la Forza di spedizione brasiliana che aveva come simbolo un cobra che fuma, è oggi dedicata anche una sezione del Museo storico. Ed è qui, a distanza di 69 anni, che venerdì 25 aprile verrà ricevuto l’ambasciatore brasiliano Ricardo Neiva Tavares per celebrare insieme a lui l’anniversario della Liberazione e rinnovare la gratitudine per il sacrificio dei militari carioca.
A partire dalle 10 è prevista la cerimonia in Municipio e poi un corteo delle autorità per la deposizione di corone ai monumenti ai Partigiani, al 4 Novembre, ai Caduti di Cefalonia e agli Alpini caduti. I discorsi del sindaco Luciano Mazza e dell’ambasciatore, invece, sono in programma alle 10.30, in via Panoramica bassa, davanti al monumento dedicato, appunto, ai caduti brasiliani.
Nella Seconda Guerra mondiale, dopo molti tentennamenti politici, il Brasile entrò nel conflitto destinando una divisione di 25 mila uomini, guidata dal generale Mascharenas de Moraes, che si aggregò alla Quinta armata statunitense impegnata sul fronte italiano. La battaglia sulla Linea Gotica fu particolarmente cruenta e nell’aprile del 1945, dopo mesi di bombardamenti, i brasiliani conquistarono lo snodo cruciale del Monte della Croce, nella zona di Montese, mentre le truppe nazifasciste erano in ritirata. I brasiliani proseguirono poi insieme agli alleati entrando a Zocca, Iola, Maranello e Scandiano. Durante la campagna d’Italia furono 525 i caduti nell’esercito carioca, diversi dei quali uccisi sulle pendici dei monti Castello e del montesino.
















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