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Unione Frignano: Cgil-Cisl criticano Fiumalbo e Montecreto per il mancato confronto sui bilanci 2014

Dure critiche di Cgil e Cisl di Pavullo ai Comuni di Fiumalbo e Montecreto, colpevoli di non aver accettato alcun confronto con le parti sociali sui bilanci preventivi 2014. I sindacati sottolineano che, nonostante reiterate richieste, Fiumalbo e Montecreto sono le uniche amministrazioni dell’Unione del Frignano a non averli incontrati prima di approvare i bilanci.«Non siamo in grado di esprimere alcun giudizio sulle misure adottate – affermano Augusto Casagrandi e Vincenzo Tagliaferri, responsabili pavullesi rispettivamente di Cgil e Cisl – Dal quel poco che abbiamo letto sui giornali non si capisce quanto peserà la Tasi su cittadini e attività commerciali, a quanto ammontano l’Imu sulle seconde case e la Tares, se sarà applicata l’addizionale Irpef e con quale aliquota. Non è dato sapere se c’è stato un incremento delle tariffe per i servizi, se sono stati mantenuti o incrementati gli investimenti sul sociale. Quanto al progetto del polo scolastico, ci permettiamo di osservare che un ragionamento a livello di Unione o sub ambito avrebbe permesso di investire le risorse disponibili in una logica più ampia e di prospettiva». Casagrandi e Tagliaferri sottolineano che il tavolo dell’Unione del Frignano, che si è riunito qualche giorno fa, serve per un confronto costruttivo e responsabile di tutti gli attori del territorio, dalle parti sociali alle istituzioni, dalle imprese al sistema del credito. L’indisponibilità delle amministrazioni locali di Fiumalbo e Montecreto, chiuse in un campanilismo incomprensibile e impegnate in progetti singoli che non hanno più senso oggi con le limitate risorse a disposizione dei Comuni, rischiano di non favorire un più ampio rilancio del territorio. «Riforma del welfare locale, tutela idrogeologica, sviluppo di un turismo che duri tutto l’anno: sono alcune delle priorità che – continuano Cgil e Cisl di Pavullo – alcuni sindaci del Frignano condividono con noi. Abbiamo apprezzato l’approccio con cui alcuni Comuni hanno confermato i servizi senza aumentare le tariffe. Tuttavia avremmo preferito una maggiore uniformità delle aliquote Tasi e dei regolamenti d’attuazione con le relative detrazioni. L’Unione del Frignano deve servire per compiere passi avanti sull’omogeneità di trattamenti e regolamenti, semplificare burocrazia e modulistica, produrre sinergie, rendere efficienti le macchine amministrative per ridurre i costi e – concludono Casagrandi (Cgil) e Tagliaferri (Cisl) – erogare servizi sempre più efficienti alle nostre comunità».
















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