Ha scritto alcuni dei brani più belli portati al successo da Nek, tra cui “Almeno stavolta” e “Lascia che io sia”; da almeno tre anni ha frequentato i palchi di tutte le feste dell’Emilia e della bassa Lombardia. Daniele Ronda, già vincitore del premio Lunezia 2013 sezione etno-music, prosegue idealmente il percorso tracciato da Davide Van De Sfroos coniugando la canzone d’autore alla musica folk, una miscela esplosiva dove anche il più celebre Enrico Ruggeri ha trovato diversi motivi di ispirazione.
Sabato sera, nella sua Piacenza, in un Teatro Politeama gremito di pubblico, Daniele ha presentato ufficialmente il suo terzo album “La rivoluzione” una sorta di data zero del nuovo tour che proseguirà poi per tutta l’estate.
“Ci si dimentica troppo spesso che la felicità, quella vera non parte dal denaro o dall’emulazione di qualcuno o di qualcosa ma da se stessi e dalle cose semplici della nostra vita” è con queste parole che Daniele saluta il “suo” pubblico e dà il via ad un crescendo di emozioni diverse tra loro per quasi tre ore di concerto.
Canzoni nuove quindi ma anche materiale dai primi due album, canzoni importanti che commuovono, e canzoni brillanti infarcite di tamburelli e fisarmoniche… e poi, l’Irlanda, questo senso di Irlanda che induce buona parte del pubblico ad alzarsi dalle poltrone ed iniziare a ballare.
Ci si può innamorare del modo semplice di fare musica di Daniele anche senza avere mai sentito nulla del suo repertorio, basterebbe frequentare un suo concerto, Daniele è un grande, un ragazzo che fa ciò che gli piace, lo fa bene e con passione. E questo la gente lo percepisce.
