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“Questo no”. Gli alluvionati modelli per uno scatto di Stefano Puviani

Questo-No_ph-Stefano-PuvianiL’invito è di portare con sé l’oggetto salvato da acqua e fango, quell’oggetto che nonostante la drammaticità dell’esondazione del fiume Secchia subita tra il 19 e il 20 gennaio non si è voluto buttare insieme alle altre cose irrecuperabili. Si tratta dell’iniziativa “Questo no. Volti, affetti, oggetti”, primo progetto del gruppo culturale Porte Vinciane in programma sabato 5 aprile a Bomporto. All’ex centro estetico Blue Moon, in piazza Matteotti, sarà allestito dalle ore 14 un vero e proprio set fotografico: il fotografo Stefano Puviani immortalerà, uno dopo l’altro, sguardi e gesti dei cittadini alluvionati che sceglieranno di collaborare a questa originale iniziativa portando con sé l’oggetto salvato con affetto dal fango. Durante il set fotografico la Cantina Divinja e la Pasticceria Cometa di Sorbara offriranno una piccola merenda.

Nata come iniziativa per non dimenticare ma soprattutto per rielaborare l’angoscioso avvenimento, “Questo no! Volti, affetti, oggetti” diventerà una mostra fotografica itinerante grazie al prezioso contributo tecnico di EIDOS Allestimenti Grafici e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. Nel frattempo sta prendendo forma il fotolibro “Terre Forti” dove saranno raccolti squarci di quei momenti in cui l’acqua ha invaso case e attività commerciali e il docu-film “Forza! Racconti d’anime in alluvione” diretto dal regista Paolo Galassi.

 

TESTIMONIANZE

“Il giorno del rientro in casa eravamo tutti fuori a pulire e buttare le cose andate sott’acqua” spiega Manuela Cavallari, del gruppo culturale Porte Vinciane. “Stavo smistando tutti i documenti zuppi d’acqua, era quasi tutto da buttare…. Ma quando sono arrivata ai documenti della gravidanza e all’ecografia di mia figlia mi sono detta “no questo non lo butto!!”. Da qui è nata l’idea di una mostra fotografica”.

Lisa Zerbini ha recuperato la scatola del suo vestito da sposa. “Era tutto infangato e aveva perso il suo bianco candido, ma il bustino con perline di Swarovski non sono proprio riuscita a buttarlo via. In garage avevo tutti vestitini di Emma. Ho tenuto anche quelli perché sono di buon auspicio per un’amica che da tempo vuole avere un bimbo ma non riesce. Buttare i vestitini avrebbe voluto dire non sperare più che questo bimbo arrivi”.

 

IL GRUPPO CULTURALE PORTE VINCIANE

Il gruppo culturale Porte Vinciane è nato dall’intraprendenza di alcuni cittadini di Bomporto che hanno deciso di unire le forze, pochi giorni dopo l’alluvione, per promuovere iniziative culturali che possano aiutare quest’area di Modena a rialzarsi. “Ci siamo attivati subito e costituiti in un gruppo perché convinti che anche la cultura fa il suo dovere nel percorso di recupero di una comunità colpita duramente da un evento grave come un’esondazione” spiegano i ragazzi del gruppo. “Le persone stanno rispondendo con positività e voglia di fare ai progetti che stiamo proponendo”. È possibile seguire le iniziative e discussioni sulla pagina facebook dedicata “Gruppo Culturale Porte Vinciane”.

 

 
















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