L’intervento dell’autorità giudiziaria con il sequestro preventivo dei cantieri relativi alla costruzione di debordanti strutture in cemento armato nel Parco della Rimembranza di Modena, sono l’ennesimo esempio di come la magistratura sia costretta a sostituirsi all’inerzia di chi avrebbe dovuto opporsi allo scempio di un bene storico tutelato da un vincolo posto a suo tempo dal Ministero dei Beni Culturali.
Gli appelli di Italia Nostra e di altre associazioni ambientaliste, quelli di Oliviero Toscani e Vittorio Sgarbi e le interrogazioni parlamentari presentate dal Nuovo Centrodestra sul caso si sono scontrati con l’indifferenza dell’Amministrazione Comunale di Modena, della Sovraintendenza Emiliana e dello stesso Ministero dei Beni Culturali, più volte sollecitato ad intervenire anche per le vie brevi.
C’è da sperare adesso che si possa trovare una soluzione che davvero punti alla riqualificazione del parco, con l’adeguamento dei chioschi fatiscenti ed il rispetto delle giuste aspettative dei concessionari, senza distruggere con Ecomostri un parco le cui piante sono dedicate ai modenesi caduti nella prima guerra mondiale.
(Sen. Carlo Giovanardi)
