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Mercoledì 2 aprile, a San Felice sul Panaro, taglio del nastro per “Casainsieme”

Rendering_CasainsiemeA un anno dal lancio del progetto e a sei mesi dalla posa della prima pietra, taglio del nastro per “Casainsieme”, la nuova residenza per anziani a San Felice sul Panaro realizzata grazie alla solidarietà del sistema confindustriale. L’inaugurazione avverrà mercoledì 2 aprile alle ore 10 alla presenza dei rappresentanti di Confindustria e di numerose autorità regionali e provinciali.

È la solidarietà, infatti, il motore di questa iniziativa, che ha visto protagonisti Confindustria Modena e il Gruppo Giovani imprenditori di Modena. Nel luglio 2012, dopo il terremoto che ha messo in ginocchio parte della provincia di Modena, gli imprenditori modenesi hanno collaborato con gli enti locali per dare risposte alle esigenze del territorio.

È nata così l’adesione al progetto “Casainsieme” dall’Asp (Azienda pubblica di servizi alla persona dei comuni modenesi Area Nord) che prevede la costruzione di unità abitative assistite per anziani disabili parzialmente autosufficienti nei nove comuni della Bassa.

Confindustria Modena e il Gruppo Giovani imprenditori si sono fatti promotori della raccolta dei fondi necessari, oltre 700mila euro, per costruire la struttura di San Felice. Il risultato è stato possibile grazie alla solidarietà e all’impegno economico di tutte le associazioni territoriali appartenenti al Club dei 15 di Confindustria, (ovvero le associazioni confindustriali delle province italiane a maggiore rilevanza manifatturiera) e alle tante donazioni, più di 150, fatte da aziende, lavoratori e privati cittadini che hanno deciso di aderire al progetto.

E la solidarietà è arrivata anche dall’Estremo Oriente; Tetsuya Kato, editore della rivista “Car Graphic”, da 50 anni ai primi posti tra i periodici specializzati nel settore automobilistico del Giappone, si è fatto promotore di un evento benefico in favore delle imprese e delle popolazioni terremotate dell’Area Nord, riuscendo a raccogliere una cifra considerevole.

Ora “Casainsieme” è pronta per ospitare chi ne ha bisogno. Si tratta di una struttura con unità abitative di piccole dimensioni, microresidenze, realizzate in legno, completamente antisismiche ed ecosostenibili.

Sei appartamenti da 50 metri quadri, ognuno pensato per accogliere un massimo di due persone, con servizi in comune, contigui a un’area residenziale del Comune di San Felice, affiancati da un ulteriore alloggio per l’operatore che deve dare assistenza, in costante contatto con la rete dei servizi di sostegno dell’ente locale.

Questa soluzione permette alle persone anziane di rimanere in un contesto domiciliare controllato e protetto che assicura sia interventi assistenziali programmati (anche nelle 24 ore) sia di pronto intervento. Si garantisce loro una domiciliarità che rispetta il bisogno di privacy e il mantenimento dell’autonomia, migliorando la qualità di vita, prevenendo isolamento ed emarginazione e favorendo rapporti e relazioni interpersonali.

«Questo progetto rappresenta un atto concreto di grande solidarietà», ha dichiarato Pietro Ferrari presidente di Confindustria Modena. «Nella raccolta dei fondi abbiamo avuto il sostegno delle associazioni confindustriali che fanno parte del Club dei 15, di tante imprese e anche di singoli cittadini che non hanno fatto mancare il loro contributo per aiutare un territorio così pesantemente ferito dal sisma. A tutti loro va un ringraziamento particolare».

 
















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