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24-25 marzo 2014 a Riccione l’XI congresso regionale Cgil Emilia Romagna con Susanna Camusso, leader nazionale

cgilL’undicesimo congresso della Cgil regionale Emilia Romagna si svolgerà nei giorni 24-25 marzo 2014 al Palacongressi di Riccione, con una platea di 698 delegati (40% sotto i 40 anni, 43% donne). Al tema generale posto al centro del XVII congresso nazionale (Rimini 6-8 maggio) “Il lavoro decide il futuro”, la confederazione regionale aggiunge il titolo “Un nuovo Piano del lavoro, un sistema regionale integrato”.

Apre i lavori (ore 10.30) la relazione del segretario generale Vincenzo Colla, poi il dibattito che in mattinata prevede anche gli interventi del presidente della Giunta regionale Vasco Errani e dei segretari generali di Cisl e Uil regionali Giorgio Graziani e Gianfranco Martelli. Alle ore 18 l’intervista a più voci “Un’altra Europa. Il futuro dell’Europa tra sviluppo e coesione sociale” con la partecipazione di Claude Denagtergal della Confederazione europea dei sindacati (Ces-Etuc), Marcello Messori direttore della Scuola di economia politica europea della Luiss Roma e Susanna Camusso segretario generale Cgil nazionale; modera Massimiliano Panarari saggista e giornalista.

Martedì 25 prosegue il dibattito e alle ore 12.30 conclusioni di Susanna Camusso. Nel corso della mattinata si svolgeranno le operazioni di voto per il nuovo Comitato Direttivo che nel pomeriggio (dopo le votazioni dei documenti, dei delegati al congresso nazionale e dei vari organismi statutari) verrà convocato nella sua prima seduta per l’elezione del segretario generale Cgil regionale.

I lavori del congresso saranno seguiti in diretta streaming da Radio Articolo1, la web radio della Cgil nazionale.

 

La campagna congressuale in Emilia Romagna

L’assise regionale sarà la tappa conclusiva di una campagna congressuale particolarmente impegnativa, nella quale sono stati presentati e discussi due documenti alternativi: il documento “Il lavoro decide il futuro”, prima firmataria Susanna Camusso; il documento “Il sindacato è un’altra cosa”, primo firmatario Giorgio Cremaschi.

Da gennaio a febbraio 2014 si sono svolte in tutta la regione 10.261 assemblee di base nei luoghi di lavoro pubblici e privati, nelle leghe e nelle varie sedi sindacali sul territorio per i pensionati: i votanti sono stati nel complesso 164.490; gli iscritti che si sono espressi sui due documenti 161.955.

I risultati del voto attribuiscono la maggioranza del 95,11% al documento Camusso e il 4,89% al documento Cremaschi; il consenso tra i lavoratori attivi va per il 94,36% al documento Camusso e per il 5,64% al documento Cremaschi.

 

Il primo documento ha raccolto i consensi più alti nelle assemblee di base delle categorie delle costruzioni, dei trasporti e del commercio/servizi e nelle Camere del lavoro di Ferrara, Cesena e Ravenna. Il documento Cremaschi ha ottenuto le percentuali più elevate tra i meccanici (12,2%), nella categoria della scuola, università, ricerca (7,1%), tra i lavoratori della comunicazione (5,9%) e nelle Camere del lavoro di Modena (11,7%) e Parma (9,8%).

Alle assemblee di base sono seguiti i congressi delle categorie territoriali, delle undici Camere del lavoro della regione, poi i congressi delle categorie regionali.

 

Tesseramento: crescono ancora gli iscritti negli anni della crisi globale

La Cgil regionale arriva al congresso con buoni risultati del tesseramento: al 31/12/2013 gli iscritti sono complessivamente 822.953 (nel 2012 erano 820.191), con un aumento di 15.293 tesserati rispetto al 2010, anno del congresso precedente.

Nell’arco di quattro anni, nonostante gli effetti devastanti della crisi sull’occupazione, i lavoratori attivi iscritti passano da 355.013 a 362.702 nel 2013 (anche se rispetto al 2012 si registra nel 2013 un calo contenuto di 54 unità). Aumentano i pensionati dello Spi che raggiungono quota 460.251 nel 2013 ( +3.116 rispetto al 2012) e rappresentano il 55,9% del totale degli iscritti. Rispetto al 2010 i tesserati Spi sono l’1,7% in più.

Nidil-Nuove identità di lavoro, la struttura sindacale che rappresenta i lavoratori atipici e comprende anche i disoccupati, sale a 13.807 iscritti ed è la categoria che nel periodo 2010-’13 cresce più di tutte (+33,1%), con una buona performance rispetto anche al 2012 (102,84%). Spicca anche il risultato della Filcams-commercio turismo e servizi che dal 2010 registra un aumento del 17,1% degli iscritti e nel confronto 2013-’12 aumenta di 3.253 tesserati. La Filcams diventa così la seconda categoria in regione per numero di iscritti dopo la Fiom e prima della Fp/Funzione pubblica. Seguono Flai-agroalimetaristi, Filctem-chimici tessili energia e Fillea-costruzioni.

Aumentano i lavoratori attivi stranieri con tessera Cgil che si attestano a fine 2013 a 81.475 (il 22,5% del totale, erano il 20,5% nel 2009). Nel complesso gli iscritti stranieri salgono a quota 87.881 se includiamo anche i disoccupati e i tesserati Spi. In alcune categorie – Filt, Fillea, Nidil, Flai – la percentuale è intorno al 30%.

La Cgil in Emilia Romagna conta oltre 18mila rappresentanti nei luoghi di lavoro e nel territorio, di cui 8.941 delegati rsu (37% donne, 3% stranieri), 2.657 rls/rappresentanti della sicurezza (21% donne, 2,3% stranieri), 2.218 rsa (53% donne, 5% stranieri) e 4.632 nei comitati di lega Spi (42% donne).

(Tutti i dati sono disponibili sul bilancio sociale della Cgil Emilia Romagna, pubblicato nel sito www.er.cgil.it.)

 

 
















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