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‘Legalità e guida in stato di ebbrezza’: un nuovo progetto per i giovani di Sassuolo

legalitaIl crescente senso di impunità che sembra pervadere le nuove generazioni alimenta la volontà di spiegare quali siano invece le reali conseguenze di un comportamento contra legem. Molto spesso ciò che sembra non avere reali ripercussioni nell’immediato, si ripropone negli anni successivi anche precludendo alcune scelte lavorative per i cosiddetti “errori di gioventù”.

E’ questo l’obiettivo del nuovo progetto riguardante la legalità e le conseguenze della guida in stato d’ebbrezza che l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo, in collaborazione con Aigvs, Associazione Giovani Vittime della Strada e l’avvocato Raffaele Viscovo stanno portando avanti nelle scuole superiori di Sassuolo.

L’idea nasce dalle numerose domande che i ragazzi fanno negli incontri allo studio quando devono affrontare tali problemi. Non hanno assoluta conoscenza di ciò gli accadrà e soprattutto credono che tutto si riduca ad una condanna che non sconteranno mai.

Si è deciso così di concentrarsi su mezzi percepititi dai ragazzi come strumenti per il raggiungimento della libertà e perciò maggiormente a rischio.

“L’Avvocato Viscovo – afferma l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo Francesca Buffagni – ha contattato l’Amministrazione per mettere la propria professionalità gratuitamente al servizio dei più giovani. Stante il panorama di progettualità promosse da anni e negli anni dall’Associazione Aigvs, abbiamo pensato che questo progetto potesse fornire un’ulteriore prospettiva . Per fare attecchire il concetto nelle mentalità dei ragazzi è bene sfruttare ogni opportunità nella speranza di “colpirne” quanti più possibile”.

“L’obiettivo è unicamente spiegare – chiarisce l’Avvocato Raffaele Viscovo – con un linguaggio tecnico comprensibile, cosa si rischia quando ormai la norma è stata violata. Proprio come l’avvocato farebbe con il proprio cliente. È questo forse l’elemento che può attirare l’attenzione dei ragazzi. L’avvocato è della loro parte, prende le loro difese e quindi c’è fisiologicamente una maggiore apertura mentale rispetto ad altre categorie che inevitabilmente sono considerate contrapposte. Il progetto si articola con degli incontri di durata massima di 50 minuti nei quali gli argomenti trattati saranno oggetto di un dialogo con i ragazzi anche analizzando esperienza proprie o di amici”.

“Dopo la proposta dell’avvocato Viscovo – prosegue l’Assessore Francesca Buffagni – abbiamo deciso di coinvolgere l’Associazione Aigvs, “leader” sul territorio per ciò che riguarda queste tematiche, e ci siamo personalmente recati negli istituti per proporlo e promuoverlo. Ad oggi hanno aderito l’Istituto Baggi e l’Istituto Formiggini, all’interno del quale il progetto subirà una declinazione ulteriore: violazione della privacy all’interno dei social network ed eventuali implicazioni legali”.

“L’impatto di internet e dei social network sulla vita quotidiana delle persone – chiarisce Laura Caldarella Presidente di Aigvs – è andato aumentando esponenzialmente negli ultimi anni, sino a divenire fenomeno dagli effetti sociali su larga scala ancora non facilmente pronosticabili. Assieme alle straordinarie opportunità che internet offre in termini di rapidità e circolarità di informazione e comunicazione, è andato progressivamente aumentando il rischio di intromissioni indebite nella sfera privata delle persone, spesso generato dalla stessa superficialità con cui molti si approcciano agli strumenti della rete, nonché il rischio di “dipendenza da Social Network”, o di dipendenza da smartphone, che presentano, come spiegano psicologi e sociologi, preoccupanti sintomi di craving (desiderio impulsivo/compulsivo), tolleranza ed astinenza. E’ importante potere dare un contributo ai ragazzi, discutendo con loro dello stato attuale della normativa sulla tutela della privacy e sulle web community, delle conseguenze civili (anche in capo a chi esercita la responsabilità genitoriale in caso di utenti minorenni) e penali di comportamenti illeciti compiuti in rete, e degli strumenti a disposizione per tutelare la privacy e la riservatezza ed intervenire su situazioni di pericolo”.

Del progetto si occuperanno congiuntamente l’Avvocato Viscovo e l’Associazione Aigvs.

 
















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