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Alluvione a Modena, grazie a SOS Archivi recuperate diverse opere di interesse storico

Dopo gli interventi del 2012 nei Comuni colpiti dal sisma, l’associazione specializzata in prevenzione e gestione delle emergenze nelle biblioteche, negli archivi e nei musei è tornata in Emilia, all’indomani delle alluvioni dello scorso gennaio, per mettere in salvo i documenti contenuti negli archivi comunali e parrocchiali di Bastiglia e Bomporto. Le operazioni e gli altri interventi compiuti negli ultimi anni saranno oggetto di simulazioni, una tavola rotonda e la presentazione di un’applicazione per smartphone e tablet, in occasione del Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, in svolgimento a Ferrara dal 26 al 29 marzo.

Le recenti alluvioni che hanno colpito il territorio modenese ribadiscono ancora una volta un messaggio fondamentale: per salvaguardare l’immenso patrimonio culturale italiano occorre dedicare il massimo degli sforzi e delle attenzioni alla diffusione di una corretta cultura della prevenzione e della gestione delle emergenze nelle biblioteche, negli archivi e musei. Principi e parole d’ordine che scandiscono l’operato di SOS Archivi e Biblioteche, associazione ONLUS nata all’indomani del terremoto de L’Aquila del 2009, e da allora costantemente in prima linea nel campo della prevenzione e della messa in sicurezza di quanto custodito nelle istituzioni della conservazione storica e culturale.

Fondata dalle società Bucap S.p.A. e Frati e Livi S.r.l. – e supportata da un gruppo di soci sostenitori attivi da anni nei campi della messa in sicurezza in caso di emergenze, nella salvaguardia e nel recupero degli archivi, e nella manutenzione delle opere di interesse storico-culturale – SOS Archivi e Biblioteche ha svolto un ruolo di fondamentale importanza anche in occasione di quest’ultima emergenza, accorrendo con estrema tempestività per mettere in salvo le opere e i documenti contenuti negli archivi comunali e in alcuni archivi parrocchiali di Bastiglia e Bomporto. È su esplicita richiesta del Soprintendente archivistico per l’Emilia- Romagna Stefano Vitali che SOS Archivi e Biblioteche è giunta nel modenese, a meno di 24 ore dalla chiamata, e ha immediatamente attivato le procedure tecniche necessarie al salvataggio dei libri e degli altri documenti custoditi negli archivi. Tutto ciò anche grazie al fondamentale supporto di Prodoc – società specializzata nel salvataggio e nel recupero degli archivi cartacei e digitali, tra i soci sostenitori della ONLUS – che ha messo prontamente a disposizione il proprio centro specialistico di Castel Maggiore, in provincia di Bologna, per realizzare le attività di pronto intervento necessarie ad evitare la formazione di danni irreversibili sui materiali, nonché le successive operazioni di pulizia e ricondizionamento dei documenti.

Con questo nuovo intervento, SOS Archivi e Biblioteche ha confermato il proprio forte legame con i territori dell’Emilia, già interessati da altre fondamentali operazioni di salvataggio all’indomani del terremoto del 2012, nei Comuni di Sant’Agostino, Camposanto, Cavezzo e Crevalcore, e nelle adiacenti frazioni di Cadecoppi, Motta e Palata Pepoli. Anche in quel caso, l’associazione era intervenuta con estrema tempestività, ed era riuscita a garantire il salvataggio di migliaia di opere, tra cui libri, manoscritti e altri tipi di documenti, custoditi presso alcuni archivi comunali e parrocchiali seriamente danneggiati dal sisma.

Per rendere conto di queste attività e di decine di altri interventi analoghi realizzati in tutta Italia, SOS Archivi e Biblioteche parteciperà alla ventunesima edizione del Salone dell’Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, in programma dal 26 al 29 marzo 2014 presso Ferrara Fiere.

 
















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