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48 computer “rigenerati” donati da UniCredit in Emilia Romagna

Sono 48 i computer “rigenerati” che UniCredit ha donato in Emilia Romagna all’Auser (Associazione per l’autogestione dei servizi e la solidarietà) e a diversi presidi locali di Libera, al fine di contribuire alla realizzazione di progetti a beneficio dei territori nei quali le due realtà solidali operano.

Diviene così operativa l’iniziativa promossa da UniCredit in collaborazione con Libera che, a livello nazionale, si è concretizzata nella donazione di 2300 computer dismessi dall’istituto di credito, “rigenerati” e distribuiti a decine di cooperative, associazioni, scuole e presidi di Libera.

La consegna dei computer è avvenuta nei giorni scorsi.

 

Questi gli Enti che in Emilia Romagna hanno ricevuto i computer:

• AUSER – Provincia di Reggio Emilia AUSER – Provincia di Reggio Emilia – 40 pc

• Libera Rimini Coordinamento provinciale – 5 pc

• Libera Piacenza – 2 pc

• Libera Modena Coordinamento provinciale – 1 pc

 

«L’operazione di riuso di computer rigenerati, totalmente formattati con sistema operativo “open source” (Linux) ha un duplice obiettivo – afferma Enrico Fontana, Coordinatore Nazionale Libera – supportare realtà che operano sull’intero territorio nazionale e che perseguano finalità di carattere sociale e contemporaneamente aiutare con un piccolo gesto concreto l’ambiente, evitando lo smaltimento di computer che soltanto nei monitor contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo».

«Con questa operazione UniCredit risponde alle esigenze di welfare di soggetti vulnerabili – sottolinea Gabriele Piccini, Country Chairman Italy UniCredit -. Siamo particolarmente lieti di dare il nostro contributo di collaborazione ad organizzazioni, cooperative sociali e scuole coordinate da Libera, una rete di associazioni fortemente impegnata nel sociale. UniCredit vuole così testimoniare concretamente il suo radicamento nel territorio: una presenza attiva nell’economia ma anche una particolare attenzione alle esigenze delle comunità locali in cui opera».

L’operazione è resa possibile grazie a UniCredit Business Integrated Solutions, la società globale di servizi di UniCredit che gestisce il patrimonio informatico della banca.

«Attraverso collaborazioni con partner certificati – spiega Paolo Cederle, Ad di UniCredit Business Integrated Solutions – garantiamo una seconda vita ai computer aziendali favorendo un minor impatto ambientale, recuperando i componenti elementari laddove possibile. Siamo particolarmente orgogliosi di condividere con il Gruppo un approccio integrato alla sostenibilità partecipando, come in questo caso, a progetti e iniziative distintivi anche nel sociale».

 
















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