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“Doc in Tour”, documentari in Emilia Romagna, dall’1 marzo in 50 cinema della regione

cinemaVenti documentari selezionati, cinquanta sale coinvolte in quarantuno località delle regione, duecentosedici i passaggi in tre mesi di rassegna: sono alcuni numeri della rassegna “Doc in Tour – Documentari in Emilia Romagna”, la cui settima edizione prenderà il via l’1 marzo e si protrarrà fino al 31 maggio.

Anche quest’anno Doc in Tour proporrà documentari selezionati tra opere di autori o case di produzione emiliano romagnoli, o con temi che riguardano la regione. Le sale cinematografiche regionali che ospitano l’iniziativa appartengono al circuito Fice, che riunisce i cinema d’essai, o sono strutture gestite dai Comuni. L’iniziativa è unica in Italia per il rapporto che ha saputo instaurare tra i film documentari (spesso non distribuiti oppure relegati in festival o canali tv tematici) e il pubblico delle sale cinematografiche.

Quattro i promotori di Doc in Tour: Regione Emilia-Romagna, Fice Emilia-Romagna (Federazione italiana cinema d’essai), D.E-R, associazione dei documentaristi emiliano-romagnoli e Progetto Fronte del Pubblico/Fondazione Cineteca di Bologna.

E nella sede della Regione Emilia-Romagna, oggi, si è tenuta la presentazione del festival, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, Alberto Tagliafichi presidente Fice Emilia-Romagna, Enza Negroni presidente D.e-r, Gianluca Farinelli direttore della Fondazione Cineteca di Bologna.

Mezzetti ha parlato di “un ottimo risultato, esito di una fruttuosa cooperazione tra diversi partner finalizzata a un appuntamento forse unico a livello nazionale, per qualità della proposta, dinamiche e filosofia stessa dell’iniziativa, destinata a produzioni del territorio e sul territorio. Anche con questa rassegna vogliamo confermare la particolare attenzione da parte della Regione verso il genere del documentario e nei confronti delle sale gestite dalla Fice, importante patrimonio permanentemente a rischio di sopravvivenza”, ha concluso l’assessore.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il documentario è un importante strumento di indagine delle dinamiche sociali e in generale del nostro tempo, mezzo di comunicazione innovativo e attuale che racconta e descrive aspetti peculiari della realtà offrendo spunti per una riflessione più profonda. Il progetto intende in primo luogo valorizzare il lavoro dei documentaristi che operano in Emilia-Romagna, nonché l’impegno sul piano produttivo della Regione, che partecipa in qualità di soggetto finanziatore alla realizzazione di alcune opere.

 

I film in programma

I 20 documentari di quest’anno offrono spunti di riflessione su differenti tematiche: da immagini di paesi e conflitti lontani (The Human Horses; Like a whisper; Lovebirds – Rebel lovers in India; Lucciole per lanterne) alle storie che arrivano dalle carceri italiane (Loro dentro; Milleunanotte); dalla scoperta di itinerari di viaggio in Emilia Romagna (Alta Via dei Parchi. Viaggio a piedi in Emilia-Romagna; Viaggetto nella pianura), alle memorie dell’Italia di ieri (L’albero tra le trincee; Il coraggio del Boxel; Lisola; Villaggio Eni. Un piacevole soggiorno nel futuro), alle riflessioni sul cinema e i suoi artisti (Anita; Antonioni Point; Tutte le storie di Piera), ai ritratti di artisti del nostro tempo (Fedele alla linea; Nino Migliori, Pascoliana) senza tralasciare spaccati di vita tra cronaca e racconto (1 Mappa per 2; Emilia rossa, cuore nero).

 

La rassegna è curata da Anna Di Martino e Davide Zanza. Tutte le informazioni relative al programma con schede dettagliate sui documentari e relativi trailers possono essere consultati sul sito http://cultura.regione.emilia-romagna.it/cinema e sulla relativa pagina Facebook.

 
















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