venerdì, 19 Aprile 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeModenaQuartieri Modena, Mazzi (PdL): "Lezione di partecipazione: Statuto comunale modificato con il...





Quartieri Modena, Mazzi (PdL): “Lezione di partecipazione: Statuto comunale modificato con il solo voto del PD”

Dante_MazziPer ridurre i costi della politica una legge dello Stato ha abolito i Consigli di Circoscrizione per tutte le città al di sotto dei 250.000 abitanti, quindi a maggio i cittadini non saranno chiamati al rinnovo dei Consigli delle 4 Circoscrizioni cittadine.

Al PD modenese questa riforma non è piaciuta e allora ha pensato bene di proporre la modifica dello Statuto comunale per istituire 7 Quartieri in sostituzione delle 4 Circoscrizioni da abolire.

Per giustificare questa scelta è stato detto che è necessario salvaguardare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città. Paradossalmente la maggioranza PD, che a parole vorrebbe coinvolgere democraticamente i cittadini, esclude di fatto le opposizioni consiliari nel processo di modifica dello Statuto. Il percorso istituzionale prevede infatti che la relativa delibera potrà essere approvata con la maggioranza semplice, ossia con 21 voti, tutti e soltanto dei consiglieri PD.

Mentre a Roma il PD di Renzi “cambia verso” e auspica riforme istituzionali condivise a larga maggioranza con le opposizioni, a Modena c’è il PD che conosciamo da sempre, quello che, sordo a qualsiasi istanza, decide unilateralmente e per di più alla vigilia della scadenza del mandato.

Altrettanto discutibile la scelta imposta dal PD dal punto di vista dei costi, specialmente con una crisi economica che grava pesantemente sul bilancio comunale e di conseguenza sui cittadini. Da anni si discute di razionalizzare le sedi comunali per ridurre i costi e invece ci sarà bisogno di altre 3 sedi per i nuovi Quartieri aggiuntivi. Ai maggiori costi di esercizio delle sedi si aggiungono poi i costi del personale amministrativo, senza dimenticare che la città ha invece bisogno urgente di personale per la sicurezza.

Ammesso che non ci sarà aggravio di costi, trasparenza e partecipazione imporrebbero la presentazione della previsione di spesa con contestuale verifica della relativa copertura. Invece bisogna accettare tutto a scatola chiusa. Il compito, anzi l’onere di aprirla, mostrandoci la sorpresa con i veri contenuti, spetterà ai prossimi amministratori eletti a fine maggio.

(Dante Mazzi, capogruppo PdL in Consiglio provinciale di Modena)

 
















Ultime notizie