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Esperti di fama internazionale si confrontano a Carpi sulla cura del tumore del retto

Margherita-Gavioli“Sarà un’occasione importante per fare il punto sulle tecniche più efficaci per il trattamento del tumore al retto, ambito nel quale l’Ospedale di Carpi ha maturato un’esperienza ormai ventennale. Il prossimo 8 febbraio arriveranno in città esperti di fama internazionale e molti specialisti coi quali in questi anni abbiamo collaborato, steso protocolli e linee guida. Tra loro spicca il professor Vincenzo Valentini, dell’Università Cattolica del S. Cuore di Roma, con cui, unici in provincia, lavoriamo per l’applicazione di un protocollo, grazie al quale abbiamo potuto offrire ai pazienti un trattamento meno invasivo, che, in tutta una serie di casi, consente di ottenere ottimi risultati terapeutici.” Sono le parole con cui Margherita Gavioli, direttore incaricato della Divisione di Chirurgia dell’Ospedale di Carpi, presenta il convegno in programma sabato 8 febbraio. Un appuntamento per fare un bilancio sull’evoluzione delle cura del tumore del colon retto negli ultimi vent’anni.

I dati più recenti, contenuti nel Registro tumori della provincia di Modena, evidenziano che il tumore del colon retto costituisce una delle neoplasie più frequenti. Dalle statistiche nazionali emerge che nell’uomo rappresenta la seconda causa di morte per tumore (10% del totale) e la terza nella donna (11,1%), va, però aggiunto che negli ultimi anni, pur in presenza di un aumento dei casi, la sopravvivenza a cinque è significativamente aumentata.

Il convegno, che si terrà presso la Sala Congressi di Via Peruzzi, si svilupperà nell’arco di un’intera mattinata, dalle 8.30 alle 13.00. Dopo i saluti del direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini, del sindaco di Carpi, Enrico Campedelli e l’introduzione di Giorgio Lenzotti, direttore del presidio ospedaliero dell’Ausl di Modena, interverranno diversi specialisti. Tra i temi affrontati, l’importanza della diagnosi precoce, le nuove frontiere terapeutiche aperte dalla terapia pre-operatoria e il miglioramento della sopravvivenza e della qualità della vita dei pazienti.

L’incontro, pur rivolgendosi prima di tutto agli specialisti e agli addetti ai lavori – chirurghi, oncologi, radioterapisti, gastroenterologi – è aperto al pubblico ed ha la finalità anche di sensibilizzare l’opinione pubblica a partire dai pazienti, dai loro familiari e dai medici di medicina generale famiglia il cui ruolo è davvero centrale. Per questa ragione la mattinata terminerà con una tavola rotonda che avrà tra i protagonisti oltre a rappresentanti di tutte le figure professionali che sono coinvolte nell’assistenza e nella cura anche alcuni pazienti. “Sarà così possibile affrontare il tema della cura e più in generale della presa in carico in tutti i suoi aspetti, ponendo particolare attenzione non solo ai pur importantissimi aspetti clinici, ma anche alla relazione, alla chiarezza dei percorsi alla capacità di dare risposte adeguate alla persona e non soltanto al paziente” conclude Margherita Gavioli.

 
















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