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A1 Climbing: nasce a Reggio Emilia la ‘Ferrari’ del bouldering e arrampicata

paleleak3Per gli amanti dell’arrampicata, per chi già scala e per chi vorrebbe farlo, l’appuntamento da non mancare per nessuna ragione è per mercoledì 8 gennaio: alle ore 17 avrà infatti inizio la grande festa di apertura dell’A1 Climbing, la nuova immensa sala di bouldering e arrampicata, a tre minuti d’auto dal casello autostradale di Reggio Emilia, che nasce da trent’anni di esperienza e di pionierismo nel campo delle palestre “verticali” artificiali.

La struttura, il cui taglio del nastro è previsto per le ore 19 circa, è quella storica della palestra Galileo, in via Candelù 3, con ampi parcheggi gratuiti nelle immediate vicinanze, trasformata per l’occasione nel più grande e innovativo impianto in regione e non solo (compete con le più importanti strutture europee) dedicato alla disciplina.

450 metri quadri arrampicabili, all’incirca la stessa estensione della sorella parmigiana Pareti Sport Center, a sua volta tra le più imponenti palestre nazionali rivolte a chi arrampica, ma con la corda; materiali all’avanguardia in ambito internazionale, come quelli utilizzati per la megastruttura studiata insieme ai tecnici Walltopia (azienda fornitrice dei pannelli artificiali) che si stacca dalle pareti come una gigantesca proboscide, o come il Black System®, innovativo sistema di tracciatura stiloso ed efficace che renderà ancora più unica la A1Climbing, consentendo di far scalare con la stessa soddisfazione tanto coloro che vogliono seguire percorsi guidati quanto i climber più esperti che preferiscono gestire in autonomia i propri allenamenti; flessibilità e adattabilità della struttura, intenzionalmente realizzata “a spicchi” per essere modificabile in ogni momento; una selezione del meglio mondiale in fatto di prese, nere, scelte appositamente per permettere un’alta riconoscibilità e una aderenza come quella della roccia, ma senza i relativi difetti di usura o untuosità (sono facilmente lavabili); la realizzazione, in alcune parti della struttura, del sistema “top out”, per salire la parete da dietro; la dotazione di un materasso anticaduta omologato e certificato per l’attività sportiva: tutto questo fa dell’A1 Climbing un’esperienza da non perdere per tutti gli appassionati di bouldering.

Ma cosa è il bouldering, e dove nasce? Il nome deriva dall’inglese boulder, ovvero masso che può avere differenti dimensioni e che offre delle pareti arrampicabili. Come disciplina a se stante nasce tra fine Ottocento e inizi Novecento, in particolare nella foresta di Fontainbleau, considerata la patria di questa attività, che qui viene codificata. Tra gli interpreti più importanti vi sarà, negli anni ’60, lo statunitense John Gill, capace di raggiungere difficoltà ancora oggi insuperate.

Nel tempo la pratica del bouldering diventa tuttavia di fondamentale importanza anche per l’allenamento in discipline come l’alpinismo e l’arrampicata sportiva, in quanto oltre a rappresentare una sorta di “laboratorio”, permettendo di migliorare la qualità del gesto tecnico e atletico, fornisce anche un insostituibile strumento per la didattica.

A tale proposito, il nuovo centro reggiano offrirà corsi di tutti i livelli, non solo di bouldering ma anche di arrampicata con la corda. È stata infatti allestita a questo scopo una parete didattica grazie alla quale i principianti saranno messi nelle condizioni di imparare a scalare da primi di cordata e di apprendere le tecniche di assicurazione e trattenuta dei voli. E per chi non ha mai arrampicato, prove gratuite fin dal primo giorno di apertura.

A1 Climbing sarà dunque il nuovo polo indoor dell’arrampicata reggiana e non solo, e giunge a colmare un’anomalia per un territorio che, pur vantando una “scuola” alpinistica e arrampicatoria come quella di Bismantova, non disponeva – come invece Parma – di una palestra di livello europeo.

La gestione del nuovo centro, nato dall’intuizione e dall’impegno di Andrea Gennari Daneri (storico direttore del magazine “Pareti” e titolare dell’omonimo “Pareti Sport Center” di Parma), Paola Meneghetti e Giuseppe Miglioli, sarà affidata a Vittorio Cavalca e Antonio Ritorti, istruttori e tracciatori oltre che figure storiche dell’arrampicata italiana, che in questi anni si sono spesi per far scalare le nuove generazioni avendo come punto di fulcro la Pietra di Bismantova. Oggi, grazie a questa iniziativa parmigiana, e ai legami di amicizia e condivisa passione per questo sport con gli scalatori reggiani, questo impegno trova finalmente una palestra degna di questo nome. Una “Ferrari del bouldering”.

 
















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