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Parte dal Centro e-learning dell’Unimore la sfida per nuovi modelli didattici e nuove modalità organizzative della formazione

Tommaso-MinervaL’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ha coordinato e animato il IX convegno nazionale della Società italiana e-Learning, una raggruppamento di realtà accademiche che vuole rimanere al passo con i tempi, contribuendo – altresì – a cambiare ed innovare il mondo universitario ed il suo modo di declinare i doveri formativi che gli sono affidati.

L’appuntamento, tenutosi a Roma nei giorni scorsi presso la sede della Fondazione Sturzo, è stato organizzato con il supporto fondamentale del Centro e-Learning dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, diretto dal prof. Tommaso Minerva. In particolare, la due giorni romana si è caratterizzata per l’apertura agli scenari europei ed ha fatto il punto sui temi che investono la didattica e-learning e la formazione nelle università e nelle scuole, negli enti e nelle aziende. Centrali nella discussione dei docenti e dei rettori intervenuti, tra cui il Rettore dell’Università degli studi di Modena prof. Angelo O. Andrisano, aspetti quali l’internazionalizzazione degli Atenei attraverso gli strumenti digitali, le open education resources, il social learning, l’editoria digitale e metodi e nuovi modelli di social e mobile learning, strumenti digitali per la pedagogia. Forte l’interesse sviluppatosi attorno ai Moocs – Massive Open Online Courses, ovvero corsi universitari on line aperti a tutti e le Openess.

“E’ stato un convegno in cui la collaborazione con la presidenza della CRUI – afferma il prof. Tommaso Minerva, Presidente della Società Italiana di e-Learning – ha offerto degli scenari di collaborazione inter-ateneo impensabili fino a pochi anni fa. Due le parole chiave ricorrenti: consapevolezza ed equilibrio. Consapevolezza che le piattaforme social, i nuovi dispositivi mobili e l’ubiquità della connessione alla rete, a cui le nuove generazioni sono oramai ancorate, che pongono l’università ed il mondo della formazione di fronte a una sfida tutta nuova. Una sfida da raccogliere e da proporre in termini positivi con equilibrio ed evitando errori e fughe in avanti. Nel mondo si stanno affermando nuovi modelli didattici e nuove modalità organizzative, per tutti i Moocs, che non possiamo ignorare. Dobbiamo attrezzarci, costruire delle reti di collaborazione tra gli atenei e le istituzioni italiane e, soprattutto, confrontarci con le migliori realtà europee e mondiali”.

UNIMORE, grazie alla lungimiranza del Direttore del Centro E-Learning, che ha creato nell’Ateneo emiliano il centro che gestisce la didattica on line e l’editoria digitale, risulta il primo tra gli atenei italiani che è riuscito ad innovarsi implementando la tradizionale didattica.

Grande soddisfazione e apprezzamento per l’iniziativa ed il livello dei contributi ascoltati è stato espresso, al suo rientro, dal Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

“E’ stato per me un momento molto importante di confronto – afferma il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo O. Andrisano – con i Rettori di altri Atenei italiani impegnati nell’innovazione didattica. Dalla partecipazione ai lavori del convegno ed alla tavola rotonda ho ricevuto un’informazione ed un aggiornamento molto puntuale sulle tendenze più innovative sia in ambito italiano, sia in ambito internazionale. Motivo di orgoglio è stato per me e per la comunità di Unimore l’unanime apprezzamento da parte dei miei colleghi per il lavoro che UNIMORE ha fatto in questi anni tramite il Centro e-Learning di Ateneo. Non nascondo che molti rettori mi hanno confessato di vedere nel nostro Ateneo un punto di riferimento importante nel panorama nazionale. Il prof. Zara, delegato del Presidente CRUI, ha assicurato che il tema verrà presto affrontato in ambito CRUI, ponendolo come uno dei temi qualificanti per i prossimi anni. Cosa che, del resto, ha già fatto il ministro indicando l’e-learning e la collaborazione tra Atenei come uno dei piani strategici per il triennio 2013-2015 nel decreto relativo alla programmazione triennale degli atenei”.

 
















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