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Due ricercatori Unimore hanno dato alla luce una prima monografia di Chimica Farmaceutica dedicata ai farmaci per il diabete

luca-costantinoLa pubblicistica scientifico-didattico si arricchisce di un nuovo contributo, che questa volta vede come autori un docente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, il prof. Luca Costantino, che insegna Chimica Farmaceutica e Tossicologica. Insieme alla collega prof.ssa Daniela Barlocco dell’Università degli studi di Milano ha dato alle stampe, per le edizioni Piccin (Padova), un testo di Chimica Farmaceutica, ovvero la scienza che studia la progettazione, sintesi e attività da un punto di vista chimico, delle sostanze di uso terapeutico.

Il volume monografico dal titolo “Farmaci per il diabete: presente e futuro. Una prospettiva chimico farmaceutica” è un compendio di 140 pagine che si rivolge ai dottorandi ed agli studenti che hanno da affrontare, al terzo e quarto anno del loro programma didattico, quel difficile scoglio rappresentato dall’esame di chimica farmaceutica.

Il libro, che non ha analoghi ed è uno dei pochissimi volumi curato interamente da autori italiani, tratta, in particolare, del diabete. “La prima monografia di Chimica Farmaceutica – afferma il prof. Luca Costantino dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – l’abbiamo dedicata ai farmaci per il diabete, in quanto la ricerca farmaceutica sta sempre più puntando l’interesse su questa patologia, che è in forte aumento tra la popolazione, per l’incremento dell’obesità e per la maggiore longevità”.

Lo sforzo degli autori è stato quello di spiegare in modo chiaro e coinvolgente la chimica farmaceutica, riportando le strategie di progettazione dei farmaci, con schemi che inducono il lettore a comprendere il processo della scoperta dei farmaci, spiegandone il loro meccanismo chimico di azione. Le pagine sono corredate da 39 schemi, 65 figure di formule e vie metaboliche illustrate da un punto di vista di chimica organica, con una grafica multicolore per una più facile e immediata comprensione.

“Nel libro, che ha comportato tre mesi di lavoro, – prosegue il prof. Luca Costantino dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – abbiamo voluto descrivere anche i prodotti che sono entrati in trial clinici, come sono stati scoperti e le ragioni chimiche del loro fallimento poiché, anche i mancati risultati, sono uno spunto di riflessione notevole per la ricerca”.

Il libro del prof. Luca Costantino e della prof.ssa Daniela Barlocco è la prima monografia, alla quale ne seguiranno altre che tratteranno patologie differenti.

LUCA COSTANTINO

Luca Costantino è professore associato dal 1998 presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e R.E. La sua attività di ricerca, svolta in ambito chimico farmaceutico, si è indirizzata principalmente verso la sintesi di composti eterociclici di interesse farmaceutico e la loro relativa sperimentazione in vitro, quali inibitori di enzimi coinvolti in processi patologici. Nel campo delle sostanze naturali si è occupato della estrazione e studio di prodotti di interesse farmaceutico di origine vegetale. Ha svolto attività di ricerca nel 1996 presso i laboratori del prof. R.A. Glennon a Richmond (Virginia Commonwealth University, Richmond, USA). Recentemente ha sviluppato nanoparticelle come carrier di farmaci per il sistema nervoso centrale. La attività di ricerca svolta ha, nel suo complesso, dato origine a numerose pubblicazioni (più di novanta). Attualmente è responsabile dell’insegnamento di “Chimica Farmaceutica e Tossicologica II” per il corso di laurea in Farmacia.

 

DANIELA BARLOCCO

Daniela Barlocco è dal 2000 Professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università degli Studi di Milano. E’ responsabile di vari progetti coinvolgenti industrie farmaceutiche ed è autrice di 126 pubblicazioni. I suoi interessi scientifici sono rivolti alla chimica delle piridazine e loro potenziale uso come agenti biologicamente attivi, in particolare come analgesici, cardiovascolari, antiulcera e antitumorali, alla chimica dei diazabicicloottani e loro potenziale uso come analgesici a meccanismo opiode, nicotinico o muscarinico, alla chimica di spiro derivati correlabili a RS-86 come potenziali agenti muscarinici, agli antagonisti alpha-1 selettivi per il trattamento di BPH, agli inibitori di aldoso reduttasi e loro uso come potenziali agenti per il trattamento delle complicazioni a lungo termine del diabete, agli inibitori specie-specifici di timidilato sintasi e loro uso come potenziali agenti anticancro o antibatterici, agli inibitori di ACAT come potenziali agenti antiaterosclerotici e per il trattamento della malattia di Alzheimer, agli inibitori di SSAO e loro uso nel diabete Inibitori di STAT3 come potenziali agenti antitumorali. Attualmente è responsabile del corso di “Chimica Farmaceutica e Tossicologica I” per il corso di laurea in CTF.

 
















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