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Politiche per la salute. Ecco le cifre del Servizio sanitario regionale. Lusenti: “Un sistema che non teme confronti”

medici-donnaChiudiamo anche il 2013 in equilibrio e senza aver ridotto l’offerta di servizi. Un risultato non scontato nell’anno più difficile, con tagli che hanno toccato i 260 milioni di euro”. L’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti sintetizza così la situazione della sanità in Emilia-Romagna nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio in Regione per fare il punto su obiettivi, progetti e linee strategiche del Servizio sanitario regionale, cui hanno partecipato anche il sottosegretario alla Presidenza della Giunta Alfredo Bertelli e il direttore generale alla Sanità e Politiche sociali Tiziano Carradori.

“Il sistema regionale ha dimostrato di reggere nelle situazioni peggiori – ha detto l’assessore – ma non è tutto. Abbiamo una chiara visione di sviluppo, innovazione e crescita su cui avvieremo, come sempre, un confronto con tutti i soggetti, per concretizzare i progetti e continuare a dare le risposte ai bisogni dei cittadini”. Tre i punti centrali su cui si concentrerà la Regione: una rete ospedaliera sempre più adeguata ai cambiamenti; un sistema di cure primarie organizzato ed efficiente; una forte rete logistica di supporto trasversale che affianchi e rafforzi il sistema dei servizi sanitari.

Per quanto riguarda le cifre relative alla spesa sanitaria pro-capite lorda, nel periodo 2001-2011 questa ha registrato un tasso medio di crescita del 3,1% inferiore all’aumento della media nazionale che è stata del 3,3%. In crescita, invece, il dato delle persone assistite a domicilio in Emilia-Romagna che nel 2012 sono state oltre 97 mila e sono quasi raddoppiate rispetto al 2011. Al centro del percorso di ridefinizione dei servizi territoriali ci sono poi le Case della salute: 55 quelle già attive a novembre di quest’anno. Infine sul tema innovazione organizzativa, da segnalare i 38 milioni di risparmi nel 2012 (rispetto ai prezzi medi precedentemente pagati) grazie agli acquisti fatti tramite le convenzioni di Intercent-Er, il dimezzamento dei tempi di pagamento dei fornitori della sanità nel 2013 e la recente apertura del magazzino farmaceutico centralizzato dell’Area vasta Emilia Nord.

“Il nostro sistema non teme confronti”, ha concluso Lusenti. “Perché è molto governato, controllato, condiviso, verificato e perché è fatto da 60 mila persone che lo fanno funzionare ad alti livelli di performance, garantendo ai cittadini questi alti livelli di esigibilità”.

Saranno anche questi i temi al centro degli “stati generali della sanità” in programma il prossimo 29 novembre a Bologna nell’Aula Magna di Santa Lucia. Parteciperanno, oltre al presidente della Regione Vasco Errani e agli assessori regionali Carlo Lusenti e Teresa Marzocchi, anche operatori dei servizi e rappresentanti delle Aziende sanitarie, delle istituzioni, delle autonomie locali, delle forze sociali e dei cittadini (dalle 9.30 in via Castiglione 36).

 I DATI NEL DETTAGLIO

L’andamento della spesa

In Emilia-Romagna, l’andamento della spesa pro-capite lorda (che comprende anche il costo per pazienti residenti in altre regioni) nel periodo 2001-2011 ha registrato un tasso medio di crescita del 3,1% inferiore all’aumento della media nazionale nello stesso periodo (3,3%), secondo il Rapporto Oasi 2012.

Nel 2012 la spesa farmaceutica complessiva regionale è calata del – 6,1% rispetto al 2011, con una diminuzione anche della spesa farmaceutica convenzionata pro-capite (quota 128,04 euro), inferiore alla media nazionale (153,5 euro).

E’ di 430 milioni e 600 mila euro l’impegno finanziario della Regione Emilia-Romagna a sostegno delle attività e dei servizi per la non autosufficienza per il 2013. Le risorse non sono state ridotte di un solo euro rispetto al 2012.

L’assistenza ospedaliera, residenziale e domiciliare

La rete ospedaliera degli ospedali regionali attualmente dispone di 61 strutture, per un totale di 14.760 posti letto pubblici. I posti letto privati accreditati sono 4.578 (al 5 novembre 2013), ed erano 4.586 al 31 dicembre 2012. Nel 2012 l’indice di attrazione nei confronti di persone che provengono da altre regioni è stato del 13,7% (il 14% nel 2011, il 13,8 nel 2010).

Sono state 103.728 le persone assistite a domicilio nel 2012, in aumento rispetto al 2011 (97.037), quasi raddoppiate rispetto al 2001 (55.000). Nel 2012 erano 30.161 (29.433 nel 2011) i posti residenziali e semiresidenziali convenzionati della rete dei servizi sanitari e socio-sanitari per l’assistenza ad anziani, a persone con disabilità, a persone con disagio psichico, a persone con dipendenze patologiche.

Le cure primarie: le case della salute

Il progetto delle Case della Salute si inserisce nel percorso di ridefinizione dei servizi territoriali avviato dalla Regione Emilia-Romagna per migliorare presa in carico, prossimità delle cure, continuità assistenziale, favorendo la forte integrazione tra i professionisti dei diversi servizi presenti.

Le Case della Salute sono strutture che erogano servizi sanitari delle cure primarie, socio sanitari e socio assistenziali : l’obiettivo è fornire ai cittadini un punto di riferimento diffuso in modo omogeneo in tutto il territorio regionale. Possono avere diversa complessità (e offrire diversi servizi) in relazione alla densità della popolazione a cui sono rivolte e alla loro collocazione geografica.

A novembre 2013 le Case della Salute attive sono 55, di cui 26 della tipologia “piccola”, 17 della tipologia “media”, 12 della tipologia “grande”. Oltre a quelle già operative, le Case della Salute programmate sono 69.

Innovazione organizzativa delle reti dei servizi di supporto

Nel 2012 gli acquisti di beni e servizi effettuati dalle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna tramite le convenzioni stipulate da Intercent-ER sono ammontati a 244milioni di euro. Questo dato rappresenta il 33% del totale degli acquisti di beni e servizi da parte delle Aziende sanitarie. Gli acquisti effettuati tramite le convenzioni di Intercent-ER hanno offerto un risparmio pari a 38 milioni di euro rispetto ai prezzi medi precedentemente pagati.

I tempi medi dei pagamenti ai fornitori sono più che dimezzati rispetto al 2012 e ridotti a circa un terzo rispetto a dicembre 2011. Con l’ulteriore erogazione di 358,38 milioni di euro (novembre 2013) il totale trasferito alle imprese fornitrici nel 2013 è stato pari a 1,050 miliardi di euro: in questo modo i tempi medi regionali di pagamento per i beni sanitari ed economali oggi sono nell’ordine dei 90 giorni.

Cinquemila metri quadri di alta tecnologia, innovazione nella gestione dei prodotti, basso impatto ambientale. E’ il magazzino farmaceutico centralizzato dell’Area Vasta Emilia Nord (AVEN), con sede a Reggio Emilia, recentemente inaugurato. Si tratta di una struttura interaziendale, un’unità logistica centralizzata creata per rifornire tutte le sette aziende sanitarie e ospedaliere dell’Area Vasta Emilia Nord (che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena) sperimentando metodologie innovative di gestione dei prodotti (farmaci e dispositivi medicali) e della loro movimentazione.

Per realizzare il magazzino sono stati investiti 14 milioni di euro, di cui circa 11 per la costruzione e 3 per l’acquisto del terreno. Il costo è stato suddiviso tra le 7 Aziende (Azienda Usl di Piacenza, Azienda Usl di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Azienda Usl di Reggio Emilia, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia e IRCCS, Azienda Usl di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena) in base ai volumi di utilizzo.

 
















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