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Screening dei tumori al colon retto: a Modena ogni mille test consegnati individuato un nuovo carcinoma

provetta-testDal 2005 al 2011, in Emilia-Romagna, i programmi di screening al colon retto hanno permesso di individuare 3.415 tumori maligni (il 56% in stadio precoce). A Modena, invece, dal 2005 ad oggi sono stati diagnosticati complessivamente 658 tumori al colon retto e 4.800 adenomi (lesioni pre-cancerose). Dati che dimostrano la validità dello screening che ha l’obiettivo di favorire la diagnosi precoce e la possibilità di cura e guarigione.

Sono questi alcuni dei dati che verranno approfonditi all’interno del corso di formazione e aggiornamento professionale organizzato dall’Azienda USL e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e in programma venerdì 15 novembre. Si terrà la mattina presso il Servizio di Endoscopia del Nuovo Ospedale Sant’Agostino-Estense a Baggiovara (Via Giardini, 1355) e al pomeriggio presso il Centro Servizi – Policlinico di Modena (Via del Pozzo 71).

La giornata è uno dei due appuntamenti regionali (l’altro è a Piacenza) dedicati agli endoscopisti dell’Emilia-Romagna per fare il punto sui programmi di screening dei tumori colorettali.

Nel corso degli ultimi due anni quasi 175mila cittadini, d’età compresa tra 50 e 69 anni, sono stati contattati dall’Azienda Usl di Modena per partecipare allo screening (il 52% è rappresentato da donne). In media il 55% degli invitati ha aderito al programma, un dato in linea con quello regionale. Dal 2013 oltre ai Servizi di Endoscopia di Baggiovara, Carpi, Pavullo e Sassuolo, anche il Policlinico di Modena e l’ospedale di Vignola sono entrati a far parte della “rete” endoscopica dello screening provinciale.

I dati

Nell’ultimo biennio ai centri prelievi abilitati della provincia negli ultimi 24 mesi sono stati riconsegnati circa 80mila campioni. Il 96% di questi test per verificare l’eventuale presenza di sangue occulto nelle feci è risultato negativo. I servizi di Endoscopia dell’Azienda Usl eseguono mediamente 1.700 colonscopie di approfondimento all’anno e 1.200 di sorveglianza per polipi rimossi in precedenza.

Da quando è attivo il programma provinciale di screening (dal 2005) si sono sensibilmente abbassate le percentuali di test positivi alla presenza di sangue occulto e anche il numero medio di tumori individuati ogni mille test eseguiti. Inizialmente, per ogni mille persone aderenti allo screening venivano diagnosticati quattro casi di tumore e ventuno adenomi avanzati. Nell’ultimo biennio d’attività è stato diagnosticato in media un nuovo caso di tumore (e dieci adenomi avanzati) ogni mille aderenti.

 

Come funziona il test

Lo sviluppo dei tumori al colon retto spesso è preceduto dalla comparsa di lesioni dell’intestino (polipi o adenomi). In genere questo tipo di lesioni non da alcun disturbo per diversi anni. Uno dei segni precoci della presenza di un polipo o di un tumore, anche nelle prime fasi di sviluppo, è il sanguinamento non visibile a occhio nudo. Il test proposto dal programma di screening (denominato Fobt ossia Fecal Occult Blood Test) permette proprio di identificare la presenza di sangue occulto nelle feci.

Ai cittadini di entrambi i sessi residenti in provincia che hanno un’età compresa tra 50 e 69 anni viene spedito per posta l’invito a partecipare al programma di screening. Nella busta il cittadino trova, oltre alla provetta per raccogliere un campione di feci, tutte le istruzioni e le indicazioni per effettuare e riconsegnare correttamente il test. A questo punto i test vengono raccolti e analizzati. Se il test risulta negativo (ossia non viene riscontrata la presenza di sangue occulto nelle feci), l’esito dell’esame verrà comunicato per posta al domicilio del cittadino.

In caso il test fosse positivo il cittadino viene contattato telefonicamente e convocato dai servizi di Endoscopia dell’Azienda Usl di Modena e del Policlinico per concordare una data nella quale eseguire una colonscopia d’accertamento. Oltre il 95% di coloro che sono stati richiamati ha accettato di sottoporsi alla colonscopia, indice di un’elevata fiducia dei cittadini nella qualità e affidabilità di questo servizio.

 
















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