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Novellara: da affermato imprenditore a rapinatore a causa dei videopoker. Denunciato dai Carabinieri

carabinieriUn noto imprenditore del settore edile (con tanto di azienda, mezzi e dipendenti ndr) si è trasformato, a causa dei videopoker, in un  rapinatore. Il gioco ha mandato in malora l’azienda così pure come la fedina penale. La metamorfosi l’altra mattina, dopo aver perso 500 euro ai videopoker. Indossata una maschera in gomma raffigurante Mandrake ed armato di coltello si è presentato all’interno di un bar del centro abitato di Novellara, comune della bassa reggiana, con l’intento di fare una rapina. Le urla della barista non l’hanno bloccato: risoluto ha cercato di tappargli la bocca.

Tra i due è nata una colluttazione nel corso della quale la donna è riuscita a strappare la maschera al rapinatore. Nell’erronea convinzione di essere stato visto e riconosciuto ha desistito da ulteriori intenti dandosi alla fuga. Quindi l’allarme al 112 con i carabinieri della Stazione di Novellara che intervenivano sul posto sequestrando la maschera ed avviando le indagini e le ricerche del rapinatore. Tornato a casa l’uomo, cristallizzato di averla fatta grossa, lasciava uno scritto con intenti suicidi allontanandosi per ignota destinazione. Sono stati i familiari a rivolgersi ai carabinieri del paese.

Il Maresciallo riconducendo le intenzioni suicide a quanto accaduto alle prime ore del mattino avviava le ricerche dell’affermato imprenditore riuscendo poi ad ottenere un contatto telefonico. Una telefonata fiume quella tra l’uomo e il Maresciallo che riusciva, rassicurandolo, a convincendo oltreché desistere dagli intenti suicidi a costituirsi. Accompagnato dal proprio legale di fiducia l’uomo l’altra sera si presentava in caserma rendendo piena confessione in relazione alla tentata rapina al bar portata a compimento in un momento di disperazione conseguenti alla perdita di danaro la sera precedente ai videopoker. Vizio del gioco che nel recente passato aveva mandato a monte la sua azienda. Una vicenda quindi culminata con la denuncia del 56enne per il reato di tentata rapina aggravata ma con una solenne ed importante promessa. Dopo anni di dipendenza dal gioco l’uomo ha assicurato al Maresciallo comandante della Stazione del paese di aver l’intenzione a curarsi e per questo di essere pronto ad entrare in una specifica comunità. Un barlume di luce dopo anni di buio: è questa probabilmente la notizia piu’ lieta.
















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